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Chi mi conosce da un po’ saprà che seguo sempre con interesse i cantieri delle nuove ferrovie qui a Stoccolma, retaggio forse di un passato a desiderare un plastico dei trenini Lima, o segnale di incipiente vecchiaia e di preparazione a passare i pomeriggi della pensione a fare l’umarell osservando gente al lavoro.
In particolare, la costruzione della Citybana occupa queste pagine da più di quattro anni ormai, e non posso certo smettere a questo punto! I lavori della nuova fermata della metropolitana e nuova stazione ferroviaria sotterranea di Odenplan stanno procedendo, e già in primavera dovrebbe aprire il nuovo ingresso.
I lavori più imponenti sono stati conclusi quest’anno: il tunnel di 15 km sotto la città è completato, incluso il tratto sommerso sul fondo del lag Mälaren.
Come gli altri anni, c’è stata una öppet hus, ovvero una giornata di apertura al pubblico, alla quale ovviamente ho partecipato. Il tunnel è imponente, così come i macchinari usati per scavarlo e rinforzarne il soffitto. L’ultimo diaframma che separava il tunnel dal lago è stato abbattuto, e ora stando sotto Södermalm si può vedere la luce entrare dalla parte non ancora chiusa dei lavori in Riddarholmen.
Ma la cosa che mi affascina di più di questo progetto è la sua gestione della comunicazione, e quanto sia sottolineato che si tratti di una cosa pubblica, e l’impatto che un costo così basso nell’economia del progetto può avere sulla sua percezione. La visita è stata organizzata bene, come gli altri anni. All’ingresso venivano distribuite giacche e caschetti, ma purtroppo nessuna citybanana. Lungo il tunnel erano disposti i macchinari, e molti sempre utili pannelli esplicativi che raccontavano quali accorgimenti fossero stati necessari per scavare sotto le costruzioni di superficie. In un tunnel di servizio c’era un piccolo cinema che proiettava i filmati del canale Youtube del progetto, e poi personale che spiegava cosa si stesse osservando, illustrava i piani, e proponeva piccoli esperimenti per i bambini.
All’uscita all’alta estremità del tunnel era aperto il “Caffè Santa Barbara”, dove venivano distribuite gratuitamente kanelbullar e caffè, mentre in un paio di stand all’aperto i bambini potevano giocare con alcune assistenti, disegnare e colorare le foto dei lavori, ed andare via con un palloncino ed un reflektor. I bambini più grandi, diciamo quelli fino a 80 anni, erano invitati a condividere le foto del giorno su Instagram con l’hashtag #sprängentunnel .
Qui un filmato “ufficiale” della giornata, e più sotto alcune fotografie:
Ennesimo video a proposito della nuova tratta del pendeltåg che stanno costruendo sotto la città, molto interessante perché mostra come stanno costruendo la tratta sommersa, un problema ingegneristico molto complesso. Anche se è in svedese, il procedimento è ben comprensibile grazie alle animazioni 3d.
Quest’anno ho ripetuto l’esperienza, incuriosito dalla possibilità di vedere in prima persona i progressi dell’opera, e di come le cose siano cambiate. Per questo motivo per prima cosa sono tornato a Södermalm, dove il tunnel scavato nella roccia incontra il fondo del lago Mälaren e si innesterà con un tratto di galleria subacquea.
L’esperienza è stata praticamente identica a quella dell’anno scorso: molta gente in fila ad aspettare ordinatamente il proprio turno, mentre operatori in patriottiche tenute da cantiere gialloblù distribuivano opuscoli informativi, tè, caffè, succhi di frutta, kanelbullar e le stesse banane etichettate dell’anno scorso, e che quest’anno ho finalmente realizzato chiamarsi citybanan!
Sottoterra il cantiere é rimasto grossomodo lo stesso, almeno nella parte visitabile: i grandi macchinari che perforano la roccia per iniettarvi l’esplosivo (200Kg a botta!) e le grandi ruspe erano parcheggiate all’interno delle ampie gallerie in cui passeranno due binari. A parte il tratto sul fondo del lago il tunnel é stato praticamente completato, mancano solo pochi metri, e Tomteboda a nord della città sará collegato con Södra Station, attraverso il cuore della città. Le pareti del tunnel sono rivestite di calcestruzzo e consolidate.
L’innesto con il tratto subacqueo é pronto, c’é una enorma struttura in calcestruzzo in cui si incastrerà il primo dei tre settori subacquei. Grossi fori alloggeranno cavi che aiuteranno ad “appoggiare” i cassoni con millimetrica precisione e a mantenerli al loro posto mentre verranno definitivamente fissati con altro cemento. Una struttura simile sta progredendo sulla sponda meridionale di Riddarholmen, ma l’immersione dei settori della galleria avverrà solo a primavera 2013.
All’uscita abbiamo ritrovato il padiglione informativo con gli stessi video che si trovano su Youtube e modellini e progetti dettagliati, dei quali si poteva discutere con gli ingegneri. Poco oltre un nuovo padiglione con altri rinfreschi (self-service e con pochissima fila e nessun indecoroso accaparramento) e palloncini per i più piccoli, o i più giovani nell spirito (ovvero, io).
Ho provato ad andare anche all’altro cantiere aperto sotto la stazione centrale, per vedere come sta venendo la nuova stazione QUATTRO livelli sotto il terreno, ma la fila era lunghissima e decisamente scoraggiante, senza contare che la giornata di sole reclamava a gran voce divertimenti diversi dallo scendere in un tunnel buio e umido 🙂
Come l’anno scorso, posso dire che al di là delle polemiche sulla sua effettiva utilità, il progetto mi piace molto. In parte perchè asseconda il potenziale ingegnere che c’è in me, in parte perchè mi piace moltissimo il modo in cui il Trafikverket gestisce la comunicazione col pubblico. Non solo un giorno all’anno, ma durante tutto l’anno, con pannelli esplicativi, servizi informativi, aggiornamenti sui giornali e campagne internet ben curate, con un sito dedicato, una pagina facebook, un book fotografico su Flickr e un canale Youtube con i filmati, dei quali ultimamente esce anche una versione sottotitolata in inglese. Ecco infatti il riepilogo per gennaio-marzo 2012:
Avevo già scritto in passato della Citybanan, un progetto pluriennale per far passare i pendeltåg, uno dei treni di collegamento che attraversa Stoccolma, sotto il lago Mälaren, in modo da decongestionare i ponti che collegano le isole principali della città e di poter aprire nuove stazioni sotterranee in un paio di punti strategici della città.
Domenica scorsa, grazie alla segnalazione tempestiva di Davide ed Elisa, ho potuto partecipare con loro ed altri amici a una “giornata di apertura”, ovvero una domenica in cui l’ente pubblico che ha commissionato il progetto, il Traffikverket, apre i cantieri e permette a chiunque lo voglia di vedere come la costruzione procede, quali saranno i prossimi interventi, e di avere informazioni su come saranno le cose a progetto ultimato.
Una delle sezioni del tunnel subacqueo
Coda!
I cantieri aperti erano un paio, ma abbiamo deciso di visitare quello in Söder Mälarstrand, ovvero il punto in cui il tunnel che passa sotto la città sbuca sul fondo del lago. Già un ora prima dell’apertura la fila era abbastanza consistente, ma nel giro di pochi minuti si è allungata a dismisura. Dal telegiornale e dal sito della Citybanan abbiamo poi appreso che i visitatori sono stati più di tremila, ma le persone in fila sono state molte di più, con tempi di attesa anche di un paio d’ore. Meno male che siamo stati puntuali!
L'ingresso
La curiosità è stata solleticata sin da prima di entrare. In coda con noi c’erano le persone più disparate, gente in attrezzatura da trekking, mamme con mocassini e passeggino, la versione svedese di umarélls da cantiere. Come al solito la presenza di bambini era massiccia, e si vede che chi ha organizzato l’evento era consapevole: mentre alcuni srotolavano nastro bianco e rosso e preparavano le corsie, impiegate in giubbetto catarinfrangente distribuivano non solo un foglio informativo sulla visita, ma anche caschetti per bambini (in grossi contenitori IKEA, ovviamente), casacche con scritto “da grande per andare al lavoro userò la Citybanan), palloncini rossi e persino banane “sponsorizzate”. Mamma mia quanto piacciono le banane agli svedesi! Anche noi comunque ne abbiamo approfittato 🙂 A framezzare le file, cartoni per raccogliere i rifiuti.
Distributrice di informazioni e di... banane 🙂
Da grande...
Banana sponsorizzata
L’ingresso è stato preparato all’imbocco di un tunnel di servizio, ovvero un tunnel più piccolo in cui far entrare e uscire i mezzi ed il personale. Quando giunge il nostro turno, ci bardiamo di casacca catarinfrangente ed elmetto, e ci uniamo a un gruppo. La guida chiede se vogliamo anche la spiegazione in inglese, ma coraggiosamente nessuno del mio gruppo interviene, e ci concentriamo per capire la spiegazione in svedese. La prima tappa della visita è a meno di 20 metri, vicino all’altarino di Santa Barbara, protettrice dei minatori e degli esplosivi. Seppure la Svezia sia un paese molto… secolarizzato, questa usanza è sopravvissuta in tutti i cantieri sotterranei e le miniere.
Prima tappa
Santa Barbara (sulla destra)
La visita prosegue, ci si incammina lungo il tunnel di servizio che scende sensibilmente, fino ad arrivare a una sala un po più grande in cui sono parcheggiati macchinari improbabili. Le guide si danno il cambio, e spiegano tutti i vari procedimenti e gli strumenti utilizzati. Poco oltre a sud, e qualche metro sopra di noi, si trova una chiesa che però appoggia su un suolo molto sabbioso, stanno provvedendo a iniettare del cemento in modo da poter poi scavare all’interno. In altri punti del tunnel stanno facendo i conti con un grosso collettore fognario che nessuno ha voglia di far saltare in aria con la dinamite, e al di là di esso ci sono le fondamenta di alcuni grossi palazzi. In questo caso, hanno provveduto a svuotare le cantine, costruire nuovi pilastri di cemento armato per rinforzare le fondamenta dal disotto, e poi costruire il tunnel esattamente in mezzo ai pilastri. Sul soffitto si snodano strani tubi gonfiabili che servono per l’aerazione, e al di la delle transenne si vede il tunnel proseguire indefinitamente… il tunnel di servizio è piuttosto irregolare, devia, sale e scende, facendosi largo attraverso le profondità della città.
Tunnel di servizio
Da lì sbuchiamo poi nel tunnel vero e proprio, quello in cui passeranno i treni. L’effetto è tutt’altro che claustrofobico, la volta è molto ampia, e persino i macchinari parcheggiati sono più grandi.
Il tunnel principale
Mentre la guida avvisa i bambini che scorrazzano di stare attenti ai troll delle miniere, ci conduce verso una enorme porta di metallo, che copre tutta l’estremità della galleria. Si tratta di una porta di emergenza che divide il tunnel vero e proprio dalla sala successiva, che si trova già sotto il lago! Questa stanza è occupata quasi interamente da un’impalcatura, che serve per costruire l'”attacco” dei componenti del tunnel subacqueo. Quando il primo elemento sarà collegato, questa stanza sarà sommersa, e poi l’acqua sarà pompata via una volta sigilillato il tutto.
L'innesto degli elementi subacquei
Tunnel principale
La visita non si conclude all’uscita. Dopo aver restituito elmetto e casacca si arriva davanti a una tenda in cui vengono offerte bibite, succhi di frutta, e ovviamente caffè e le immancabili kanelbulle. Da li si accede a un piccolo capannone in cui sono esposti vari utensili, cartelloni esplicativi, e si possono vedere filmati che spiegano i lavori in corso ed i progetti futuri.
Fika!
Un po come in un cinema 🙂
Intorno ai visitatori si muovevano cameramen e fotografi, non solo delle TV locali, ma anche del Trafikverket stesso, che ha un sito ed un canale Youtube dove pubblica continuamente informazioni, notizie, foto e video sull’avanzamento dei lavori. Uno dei filmati più interessanti, che spiega come funziona la costruzione del tratto subacqueo, lo potete vedere qui sotto. E’ molto comprensibile anche per chi non conosce lo svedese!
E’ stata una mattinata molto divertente ed interessante. Fa riflettere il fatto che alcune giornate come questa, inserite in un progetto pulriennale e da miliardi di Euro, non incdano praticamente nulla nelle spese, ma siano importantissime per tenere informati i cittadini, renderli partecipi e consapevoli di come vengono spesi i loro soldi, di quanto i lavori procedano, e del motivo per il quale stiano affrontando alcuni disagi, come strade chiuse, stazioni spostate, e qualche centinaio di esplosioni nel cuore della città 🙂
L’azienda che sta a Stoccolma sta costruendo la nuova Citybana (un tratto di ferrovia sotterranea che sostituirà i binari di superficie della “metropolitana leggera” cittadina) ha pubblicato un nuovo video sull’avanzamento dei lavori.
Lo spirito ingegneristico dentro di me si è divertito un mondo a guardarlo: non solo si possono osservare da punti di vista insoliti cantieri in posti in cui passo praticamente tutti i giorni, ma si capisce cosa stiano facendo, e come.
Immensi macchinari, pose di pezzi di ponte, esplosioni sotterranee e subacquee, e animazioni 3D per far capire come si stiano risolvendo problemi di costruzione. Ce n’è per tutti gli ingegneri, che conoscano lo svedese o meno 🙂
Stoccolma è disseminata di cantieri, e non solo per nuovi edifici come il WaterFront o la nuova biblioteca, ma anche per grosse infrastrutture: il rifacimento di Slussen, il Norrlink, e la Tvärbana e la Citybana con nuove stazioni. Prima o poi farò un compendio più dettagliato su questi progetti.
Intanto però volevo condividere un’illuminazione: stanno scavando un tunnel che sbucherà da Södermalm, passerà sotto il lago, sotto Riddarholmen, e poi arriverà sotto la stazione centrale, per proseguire più a nord. Da mesi io mi chiedo come mai, nonostante si tratti di un tunnel, ci siano barconi, gru e boe sulla *superficie* del lago. Stasera ho capito perchè: il “tunnel” passa SUL FONDO del lago, non è scavato! Ecco un’immagine esplicativa:
Qui un video “promozionale” sulla Citybana, in svedese ma piuttosto comprensibile: