Glögg, Zucca (molta Zucca), Nocino e Raffaella Carrà


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Ispirati dalle zucche viste il giorno prima a spasso per cimiteri, o forse dal morso del freddo che richiama al consumo di calorie, o forse dalla nostalgia gastronomica dei lidi natii, io, Marta, Giusi e Davide abbiamo dedicato questo pomeriggio alla Zucca.

Dopo una disperata caccia per i negozi aperti al sabato sera  o alla domenica mattina, Davide è riuscito ad accaparrarsi l’ultima zucca di Stoccolma (“mi è rimasta solo l’ultima, ma è una di quelle da mangiare, va bene lo stesso?”) e gli indispensabili amaretti.

Nel pomeriggio, confortato da un glögg corretto vodka, ci siamo trovati per questo antico rito collettivo, che è la preparazione della pasta fatta in casa: il ripieno è stato composto secondo la ricetta mantovana, con zucca, noce moscata, formaggio, amaretti e mostarda di mele (sacrificando alla causa una vaschetta di importazione). La pasta all’uovo è stata tirata con la perizia dei principianti, ma alla fine il risultato è stato assolutamente ottimo.

Come secondo zucca al forno, e per dolce una Pumpkin Pie (torta di zucca americana) confezionata da Marta secondo i precisi dettami di Martha Stewart, con zenzero e cannella e un ciuffo di panna metà acida / metà montata. Per digerire un paio di buoni bicchieri di nocino, anch’esso di importazione.

Tutta la serata e le chiacchiere successive sono state allietate dal sottofondo musicale dei più grandi successi di Raffaella Carrà. Una volta che l’accumulo calorico ed il tasso alcolico da nocino hanno raggiunto i livelli di guardia, si è cominciato ad aggiornarsi sulle sorti di personaggi quali Timperi, Iapino, Boncompagni, ed altre star di ugual calibro. Presi dall’entusiasmo, e sbalorditi (con tanto di applauso spontaneo) dal sito web di Carramba che Fortuna, si è deciso per l’acquisto di parrucche bionde e per l’organizzazione di una serata autoironico-celebrativa durante una diretta TV della Biondissima.

Anche questo è un modo per celebare degnamente un fine settimana 🙂