Antipolitica per bambini

Qualche giorno fa faceva mostra di sè, in metropolitana, una campagna piuttosto inusuale: nei cartelloni campeggiavano i volti di politici locali, scarabocchiati con un “pennarello” e con auguri poco simpatici (o molto simpatici, a seconda della parte da cui si sta):

Speriamo che non riesca mai più a mangiare una "salsiccia", mai mai più. Sia che te li offrano, che li compri, o che li prepari in casa con senape e ketchup, che tu non riesca mai più a mangiarli!

Ci auguriamo che le patate fritte ti arrivino sempre fredde. Cosí fredde, umide e pallide che ti chiederai se siano mai state fritte. E che se chiedi di cambiarle, non te le cambino. E se te le cambian, che ti arrivino fredde anche quelle.


Speriamo che tu ti ritrovi sempre delle briciole di cracker nel letto. Magari briciole grosse che rompi quando ti ci giri sopra. E anche se scrolli le lenzuola o le cambi, che tu ti ritrovi sempre delle briciole nel letto.

Speriamo che tu perda sempre la metropolitana. Che arrivi di corsa e che ti si chiudano le porte proprio davanti al naso. E anche se ti affretti e corri, che tu perda il treno giusto per un paio di secondi.

Promotrice della campagna la RBU, l’associazione nazionale di bambini e adolescenti portatori di handicap, che se la prende con questi esponenti del precedente governo di centrodestra che nel 2009 fornirono un’interpretazione più restrittiva di alcune leggi, rendendo così più difficile accedere a fondi e assistenza. Una delle persone (Ylva Johansson) è ancora in carica nel governo attuale, sempre di centrodestra.

La RBU sta promuovendo incontri e dibattiti per sensibilizzare amministrazioni e opinione pubblica sul problema.
Sono tanti gli spunti che vengono pensando al confronto con la nostra politica, intanto l’utilizzo diretto di nomi e cognomi in una campagna pubblicitaria “contro”, cosa impensabile da noi. Poi l’età dei politici, e anche il fatto che seppure al governo ci sia più o meno la stessa coalizione del turno precedente, solo una persona su quattro sia stata rieletta 🙂

Elezioni, fine ufficiale dello spoglio.

Aggiornamento sulle elezionii: pare che la ridistribuzione dei seggi dopo lo spoglio dei voti postali non sia servito a cambiare la situazione. I giornali di stasera confermano che l’Alleanza non ha la maggioranza assoluta. Tutto si è giocato sul filo di pochissimi voti: i giornali stamattina affermavano che ne sarebbero bastati 1000, nel pomeriggio si è scesi a 298. Alla fine, in un collegio nella regione del Dalarna un deputato dei Rosso-Verdi ha vinto con uno scarto di 4 voti!
Ora le trattative continueranno fino al 5 Ottobre, giorno in cui Reinfeldt presenterà il governo.

Perlomeno lo sbarramento al 4% eviterà la penosa “compravendita” di deputati di partitini minori, quello che i nostri giornali hanno chiamato “il mercato delle vacche”.

Aggiornamento sulle elezioni politiche 2010


Alleanza:
M = Moderati
C = Centristi
FP = Folkspartiet, “Partito Popolare”
KD = Cristiano Democratici

Rosso-Verdi:

S = SocialDemocratici
V = Vänsterpartiet, Partito di Sinistra
MP = Miljöpartiet, Partito ambientalista (Verdi)

SD = Sverigedemokraterna (estrema destra)

Fonte: http://www.val.se/ , aggiornato al 21 sett 20:30.

Come avrete probabilmente saputo da giornali e telegiornali, lo scorso fine settimana si sono tenute qui in Svezia le elezioni politiche.

I risultati hanno confermato la coalizione al governo nell’ultimo mandato, l’Alleanza, un gruppo di partiti di centro destra . In un paese in cui la Sinistra (Socialdemocratici in primis) ha governato per decine d’anni consecutive, il primo governo di centro-destra aveva già fatto scalpore. Una rielezione consecutiva è, se non sbaglio, senza precedenti.

I perchè e i percome sono spiegati molto bene da Gatto Solitario.

Un’altra novità è stata l’assegnazione all’SD, i “democratici svedesi”, di 20 seggi in parlamento. L’SD è un partito di estrema destra, di simpatie e nostalgie xenofobe e naziste, che si è “ripulito” vietando simboli scomodi, giubbotti ed anfibi, e si è presentato come alternativa a chi evidentemente ha trovato il governo di Reinfeldt non troppo incisivo.

Tutti i partiti hanno dichiarato che non entreranno mai a patti con la nuova realtà politica, per cui la situazione ora è abbastanza nebulosa: l’Alleanza non ha la maggioranza assoluta, e per governare ha bisogno di un appoggio esterno.

I Verdi, che fanno parte della coalizione di sinistra (i “rosso-verdi”, appunto), già in passato hanno collaborato con la destra, per cui le trattative sono in corso. Se decideranno di dare il loro appoggio all’Alleanza lo faranno sicuramente a caro prezzo, anche perchè l’MP ha più voti dei tre “alleati minori”, Centerpartiet, FolksPartiet e Kristdemokraterna.

Sebbene i voti dell’SD siano un forte segnale che forse le vari crisi abbiano portato allo scoperto un malcontento di destra sinora tenuto sotterraneo in maniera molto “Politically correct”, i giochi  non sono ancora fatti: in Svezia è possible votare fino a 15 giorni prima delle elezioni in tutte le biblioteche, che poi spediscono le schede qui a Stoccolma. Quest’anno i “voti anticipati” sono stati un discreto numero, e il loro spoglio è più lento di quello dei seggi elettorali. Ancora in queste ore infatti, i risultati si stanno aggiornando.

Se è vero che difficilmente le proporzioni cambieranno il messaggio dato dagli elettori, c’è una possibilità data al 50% oggi da Aftonbladet (uno dei maggiori quotidiani svedesi) che l’Alleanza possa guadagnare quel minimo di voti necessario ad avere la maggioranza assoluta, consentendo così una maggioranza stabile senza “il ricatto” nè dei verdi nè dei SD. Entro i prossimi giorni si avranno i risultati definitivi.

Il governo deve essere presentato entro il 5 di ottobre, per cui le trattative proseguono senza sosta e, per scelta dei partiti, non attraverso dichiarazioni ai media.

Note di contorno:

  • l’affluenza alle urne è stata dell’82,2%, con un piccolo aumento rispetto alle precedenti.
  • c’è uno sbarramento secco del 4%: i partiti in parlamento saranno 8 (7 nella scorsa legislatura), non uno di più.
  • il Piratpartiet, il partito pirata che aveva fatto scalpore alle Europee, è arrivato molto sotto al 2%. E’ il più grande degli “altri”, ma non si è comunque aggiudicato nemmeno un seggio. Pare che gli svedesi prendano le Politiche con uno spirito diverso dalle Europee.

Adesso glielo spiegate voi

… ai miei colleghi svedesi che si informano sull’Italia come sia possibile che dei partiti si presentino alle elezioni regionali con della documentazione non valida oppure uscendo a prendere un panino mentre si sta compiendo un atto necessario alla democrazia, e che poi il governo vari un decretino che permetta di ignorare le regole esistenti, e fra l’altro con un gioco di prestigio, un decreto interpretativo che non cambia la legge ma che ne consente una diversa interpretazione, che il Presidente della Repubblica garante dell’applicazione delle leggi diligentemente ha firmato, e che l’opposizione non possa dire nulla perchè ha presentato un candidato che per legge non potrebbe candidarsi (*) (Errani), anche se del resto anche un governatore presentato dalla maggioranza non è eleggibile per lo stesso motivo (Formigoni), ma nessuno dice niente sperando che non si lamenti nessuno.

E l’elettorato è bello tranquillo a pascolare.

Spiegateglielo voi, spiegateglielo.

(*) Cercate su Google

Integrità morale

craxiMentre in Italia persone condannate in diversi gradi di giudizio per reati di mafia non rinunciano al loro posto in Senato, oppure fondatori di interi sistemi di corruzione e clientelismo politico scappati all’estero per sfuggire alla condanna del paese che governavano sono incensati e commemorati da direttori di TG, eredi politici e persino dal Presidente della Repubblica, qui in Svezia c’è stato negli ultimi giorni un dibattito politico su Mona Sahlin, il leader del Partito Socialdemocratico.

Secondo il riassunto che si può leggere su “TheLocal”, la questione imperversa su molti giornali, primo fra tutti il… “gossipparo” Aftonbladet, da quando la Sahlin è stata ritratta in una foto ufficiale con una borsetta Louis Vitton dell’inconcepibile valore di 6.000 SEK (circa 600 euro). Si saprà poi che la borsa le è stata regalata per il suo 50esimo compleanno, ma secondo voci interne alla sinistra stessa, una rappresentante del popolo è responsabile della sua immagine e del modello che la sua figura rappresenta: “Il consumismo deriva dalla ricchezza. L’effetto finale è che la gente prende denaro in prestito per poter comperare oggetti simili. Ecco perchè i leader politici, soprattutto di sinistra, devono essere responsabili. Devono essere attenti.

La Sahlin raccoglie anche consensi e levate di scudi: “Se fosse stata una borsa da uomo della stessa categoria di prezzo, nessuno avrebbe reagito in questo modo”, commenta il collega Claes Borgström. Persino il primo ministro Reinfeldt, che ricevette da Sarkozy una borsa del valore simile, commenta che i “politici non debbano rendere conto dei vestiti che indossano”.

Il dibattito rimane aperto.
E mentre da noi si approvano leggi che troncano i processi indipendentemente dal loro esito, e che la corruzione, la sfacciatagine e il relativismo della giustizia siano all’ordine del giorno, e che nemmeno di fronte alle condanne più infamanti ci si faccia indietro dal proprio ruolo di amministrazione della cosa pubblica (e, anzi, si è anche osannati da parte dell’opinione pubblica, secondo la logica del più forte e del più furbo) alcuni miei colleghi si indignano su questo tipo di cose.
E io vorrei che anche da noi si dovesse discutere di queste cose.

Le Europee 2009 in Svezia

ValmyndigheteneplogoIn qualità di cittadino dell’Unione Europea, posso esercitare il mio diritto di voto per il Parlamento Europeo nel mio paese di residenza (la Svezia), e non obbligatoriamente in quello di cittadinanza (l’Italia). L’agenzia elettorale svedese si chiama Valmyndigheten:  dal loro sito  è possibile scaricare un PDF in italiano che spiega il regolamento elettorale, ed anche osservare un breve e simpatico video illustrativo in inglese.

Oggi ho ricevuto una lettera proprio dalla Valmyngigheten con un modulo prestampato ed un foglietto illustrativo (in inglese, francese, polacco, greco, tedesco, finlandese, ungherese e rumeno): se voglio esercitare il mio diritto a votare in Svezia, devo segnare il collegio elettorale a cui sono assegnato in Italia, firmare il foglio e rispedirlo indietro. Loro avviseranno il collegio elettorale per mio conto.

In Svezia le elezioni si tengono RIGOROSAMENTE la terza domenica di Settembre ogni quattro anni (le prossime nel 2010), non ci sono crisi o scioglimenti delle camere che tengano. Non ci sono crisi o scioglimenti delle camere tout-court, che io sappia. Nella stessa giornata si vota per le elezioni del parlamento, dei consigli “regionali” (landstingsfullmäktige) , e dei consigli “comunali” (kommunfullmäktige).

Per votare per il parlamento è necessario essere cittadino svedese. Alle regionali e comunali possono votare tutti i residenti in Svezia di cittadinanza norvegese, finlandese o UE. Gli abitanti di altri stati possono votare anch’essi, ma solo se risiedono in Svezia da più di tre anni.

Circa tre settimane prima delle elezioni, viene recapitata a casa la tessera elettorale, che indica il luogo in cui si può votare.Nel seggio ci sono schede di tre diversi colori, gialle per il parlamento, bianche per le regionali, blu per le comunali. Ogni partito stampa le schede con i propri candidati, il costo della stampa è a carico del partito stesso. In aggiunta, ci sono anche schede senza l’indicazione del partito.

Per votare si prendono le schede di ogni partito e le si portano nella cabina elettorale: dopo aver opzionalmente indicato il candidato prescelto (marcandolo con una crocetta nella scheda del partito, o scrivendone il nome nella scheda “bianca”), si infila la scheda scelta dentro la busta che è stata consegnata. Questa busta viene poi imbucata nell’urna. Non mi è ancora chiaro che cosa si debba fare con le schede degli altri partiti, però. Oppure, se si debba prelevare solo quella del proprio partito, ma in tal caso il voto segreto va un po a ramengo, se l’espositore delle schede è in pubblico. Moh.

Se si è impossibilitati a votare nel seggio perché invalidi oppure in altre regioni della Svezia, si può votare in anticipo in molti luoghi pubblici della nazione, come comuni e biblioteche. Le buste vengono conservate sigillate e poi spedite al municipio di competenza, per essere aperte all’inizio dei conteggi.

Attualmente la Svezia ha diritto a 19 deputati, contro i 78 dell’Italia. A seguito del recente ingresso nella UE di nuovi paesi, i deputati eleggibili diventeranno rispettivamente 18 e 72. In totale ci saranno 736 deputati, il paese con il numero maggiore di deputati è la Germania con 99.

Maggiori informazioni su un sito molto ben fatto e disponibile anche in italiano: www.europarl.europa.eu .