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Non avevo previsto che, essendomi trasferito, avrei dovuto imparare di nuovo i corsi e i ricorsi del tempo, un diverso rintocco dei mesi e delle stagioni.
Così anche quest’anno sono tornati i segni della primavera, o meglio dell’imminente estate. Mi sto riferendo ai fiori di ciliegio a Kungsträdgården (e al sempre troppo tenue profumo di fiori nell’aria) e anche al kosläpp, ovvero la “liberazione” delle mucche dalla lunga permanenza invernale nella stalla, notizia questa che si guadagna due pagine piene del sonnacchioso giornale di Vallentuna, inclusa la prima pagina. Dato che le parole rimangono grossomodo le stesse, lascio spazio a qualche immagine qui sotto. Confrontandola con le foto dell’anno scorso, un inverno più lungo e freddo del solito sta lasciando spazio a una bella primavera calda e soleggiata, con giornali che avvisano dell’imminente ondata torrida, si parla persino di punte di 30°. Ma stasera, passeggiando in un parco di Stumpan, ho visto in una zona d’ombra un bel mucchio di neve che opponeva strenua resistenza all’estate! Le giornate intanto si allungano a dismisura, con un bel tramonto ancora ben visibile alle 21:30…
Visto che la primavera é ormai ufficialmente iniziata, è il periodo in cui ricorre una curiosa tradizione campagnola svedese: la kosläpp, ovvero “il rilascio delle mucche”!
Dato il clima rigido, le mucche passano tutto l’inverno al coperto, chiuse nelle stalle. Immagino sia cosí anche da noi in Emilia, con la differenza che l’inverno qui é sensibilmente piú lungo. Il giorno in cui le porte delle stalle vengono aperte e alle mucche é consentito per la prima volta dopo mesi di uscire all’aperto e pascolare nei prati, si puó assistere a uno spettacolo molto insolito, ovvero vedere questi placidi bovini rincorrersi, giocare, saltare e gustarsi i primi ciuffi di erbetta fresca…
Questo momento é diventato un appuntamento dedicato soprattutto a famiglie e bambini: ai lati del “corridoio” e dei pascoli recintati cittadini incuriositi si godono questo richiamo ai ritmi della natura 🙂
Le grandi stalle lavorano quasi tutte per un’azienda che distribuisce la maggior parte del latte e dei latticini venduti nei negozi, la Arla. In questi luoghi l’evento é organizzato secondo le buone regole del marketing, lo scrorrazzare di decine di mucche é accompagnato da distribuzione di cartoni di latte e di kanelbullar, e si puó prenotare da un sito internet.
Con alcuni amici abbiamo deciso di vivere questa esperienza, ma in una dimensione piú rurale e famigliare, presso la Löfsta gårdsmejeri, un caseificio (mejeri) nel minuscolo villaggetto di Löfsta, nella regione di Vallentuna, poco sopra Stoccolma. Incredibilmente, la fattoria e le poche casette che compongono il villaggio si possono osservare su Google Street View! Cercate la freccia verde su questa mappa: http://g.co/maps/7ck6q .
La zona é una vera e propria icona della campagna Svedese: prati irregolari circondati da boschi di pini e betulle, e punteggiati da casette rosso Falun con infissi bianchi, laghi e laghetti, e cumuli di rocce alcuni dei quali resti di villaggi vichinghi di cui rimangono incisioni di serpenti, guerrieri, draghi e rune.
La fattoria é piccolina, ospita forse una dozzina di mucche, e svariate pecore e caprette che osservavano la scena con una vaga aria di superiorità da una roccia dietro all’ovile. Alcune famiglie e noi, forse una ventina di persone in tutto, si sono disposte ai lati di due canapi che portavano dalla porta della stalla al prato, e alle undici le mucche sono state fatte uscire, una alla volta. É stato divertente osservare le reazioni e intuire i diversi caratteri degli animali, alcuni piú timorosi, altri piú.. irruenti! Dopo un primo sguardo incerto partiva una corsa al galoppo verso il prato, con rincorse e qualche deciso “muuuuu!” di contentezza 🙂
Ovviamente la tentazione di fare acquisti é stata irresistibile: oltre a formaggi freschi e poco stagionati, ho potuto fare la golosa conoscenza della ostkaka: formaggio fresco aromatizzato con mandorle e cardamomo e cotto al forno, da servire appena tiepido con sylt(marmellata). Yum!