Ho visto qualche articolo qua e là (su Wired, ma anche su Repubblica) riguardo alla storia della gente che, leggendo un articolo dell’università della Florida, ha provato a sterilizzare spugne in un forno a microonde, ritrovandosi con principi di incendio, fumi tossici, e forni da buttare.
Pare che non seguissero le indicazioni dell’articolo (e nemmeno quelle del buonsenso), “infornando” spugne completamente asciutte.
Saltellando di link in link, ho trovato decine di esempi di gente che mette nel forno qualsiasi cosa (inanimata, per fortuna), con effetti incredibili: luci caleidoscopiche da lampadine, effetti da “ritorno al futuro” da un CD-ROM, plasma da acini d’uva, fino a pezzi di sapone, iPod Nano, Furby, e molto, molto altro.
Mentre ero sopraffatto dall’agghiacciante stupidità di certe persone (non oso immaginare cosa debbano aver respirato aprendo il forno, o che esplosioni possano aver rischiato), sono finito sulla pagina di uno studente olandese: “Cose divertenti da fare con il tuo forno a microonde“.
Fra i vari “suggerimenti” c’è anche la mail di uno studente dell’università di Belgrado che racconta la sua esperienza durante la guerra in Kosovo, nell’esercito Yugoslavo.
Sicuramente fa effetto sentir parlare della NATO come de “il nemico” (ma è una storia lunga), ma mi ha colpito l’uso che facevano dei forni a microonde come contromisura radar!
Effettivamente sapevo che radar e forni a microonde sono stati scoperti nella stessa occasione, ma da li a pensare che potessero essere utilizzati come “esche”…
Ecco la storia, scritta in un inglese un po incerto e poi tradotta da me in italiano 😛 :
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