Tempi burocratici


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La patente svedese è stata denunciata come smarrita domenica 7 marzo sera.
Mercoledì 10 marzo mi é arrivato il modulo da compilare con foto e firma, che è stato da me rispedito giovedì 11 mattina.
La nuova patente è stata emessa il 12 marzo, e ieri 16 marzo è arrivata all’ufficio postale.
Stamattina mi è arrivato l’avviso di ritiro, e ora finalmente ho la nuova patente fra le mie mani!

Documentare i documenti

La noia di aver perso il portafoglio almeno mi da modo di mettere nuovamente alla prova la burocrazia dei diversi paesi.

Domenica sera, un’ora dopo essermi accorto di aver perso il portafoglio, ho contattato diversi enti: le banche, italiane e svedesi, per bloccare le carte di credito e richiederne di nuove. La polizia, attraverso il numero di telefono dedicato alle non-emergenze (14414), per fare la denuncia. Il sito della motorizzazione, per chiedere una nuova patente.

Questa mattina mi sono arrivate in ufficio le nuove carte di credito e il modulo della motorizzazione per avere una nuova patente:

Stasera rispedisco foto e firma, il pagamento di 15€ si fa via internet, poi vediamo in quanto tempo arriverá. Il problema piú grande sono le carte d’identità: l’agente di polizia mi ha detto che la polizia stessa provvederá a spedirmene una nuova, ma poi la banca ha smentito, ed ha detto che devo andare da loro. Mi sembra piú plausibile, ma controlleró.

Riguardo alla carta italiana, dovró contattare il consolato, cosa che non prevedo facile ed agevole…

Un’altra carta andata persa é la tessera dei mezzi (SL), con l’abbonamento stagionale. Purtroppo, avendola acquistata in stazione, non é possibile né bloccarla né recuperarla. Ma acquistando quella nuova su internet (sará recapitata il giorno dopo) , sará inclusa una speciale assicurazione. Sperando di non doverla usare tanto presto…

Comunque vi terró aggiornati! 🙂

Ecce körkort!

korkort

Magnificat anima mea Dominum,
et exsultavit spiritus meus in Deo salvatore meo,
quia respexit humilitatem ancillae suae.
Ecce enim ex hoc beatam me dicent omnes generationes,
quia fecit mihi magna, qui potens est,
et sanctum nomen eius,
et misericordia eius in progenies et progenies
timentibus eum.

Oggi si vota

Come avevo scritto in precedenza, quest’anno eserciterò il mio diritto di cittadino dell’Unione Europea votando per ‘Europarlamento qui in Svezia, in quanto residente.

Piuttosto preoccupato dalle mie recenti esperienze con i documenti (leggi qui,  o al limite qui), ho preparato tutto l’armamentario a mia disposizione per riuscire a votare senza intoppi:

Documenti elettorali
Prima di tutto la Röstkort, la carta di voto, ovvero la cartolina elettorale con il mio numero di registrazione al voto, e l’indicazione della circoscrizione e del luogo di voto. E’ arrivata per posta un paio di settimane fa, qui non usa la tessera elettorale.

Poi abbiamo il passaporto, che dovrebbe essere sufficiente. In aggiunta, una stampa della pagina del sito dell’ente elettorale con scritto che il passaporto è un documento valido (ma ahimè non è citata la nazionalità del passaporto necessario, vedo potenziali problemi) ed anche il Personbevisa, il documento d’identità rilasciato dall’anagrafe/ufficio delle imposte.

A mali estremi, posso produrre una carta di credito della Nordea, e la tessera di socio COOP. Di più non saprei….

som kom först hönan eller ägget?

Ovvero, “è nato prima l’uovo o la gallina?”

La settimana scorsa ho dovuto litigare con il commesso di un negozio facente le veci di ufficio postale per ritirare una raccomandata. Subodorando problemi, mi sono presentato con la lettera di ritiro, il passaporto e il personbevise (un certificato di identità rilasciato dall’anagrafe).

L’impiegato era un po perplesso, ma stava andando tutto liscio, fino a quando ha notato che la raccomandata proveniva da una banca, PER CUI ha deciso che fosse necessario un documento d’identità svedese. Sono riuscito a ritirare la mia lettera dopo tre tentativi, due telefonate alle Poste, una minacciata chiamata alla Polizia, e un’intercessione dell’ufficio centrale, a patto di chiarire che il mio passaporto era sì della UE, ma non bulgaro o rumeno.

La necessità di una benedetta tesserina di plastica è sempre più pressante. Visto che dal primo di giugno lo Skatteverket ha centralizzato il rilascio delle carte d’identità degli immigranti (prima era appannaggio di banche e uffici postali, ognuno con le sue regole più o meno ufficiali) sono andato a leggere come ottenerne una.

Occorre avere un documento che attesti la propria identità, come un’ID Card svedese (che fanno, prendono in giro?), una patente svedese (non ce l’ho, ancora) o un passaporto della UE (ah, ecco)  rilasciato dopo il 1 Settembre 2006 (d’oh! Il mio è del 2005!). In alternativa, una persona che possa garantire per te, ma che deve necessariamente essere parente, poliziotto, tutore che possa garantire per te, che sia schedato insieme a te e non meglio definitamente “responsabile” per te. Direi che non ci siamo.

Fortunatamente la pratica per la conversione della patente è quasi giunta a termine. Oggi è arrivata una cartolina su cui apporre la foto e la firma e da rispedire alla Motorizzazione, che le digitalizzerà e le stamperà sulla patente. Finalmente un ID valido! E con la patente, potrò richiedere anche la mia carta d’identità.

Dunque, leggiamo: la patente verrà spedita per raccomandata (oh dio, no, eh?) -  Per ritirarla sarà necessario presentare un documento d’identità (nonono, no dirmi che…) rilasciato dallo stato svedese, ad esempio la carta d’identità. (AAAARGH!)

La vedo una questione problematica.

e-government: körtkort

körkortDopo l’ennesimo momento imbarazzante vissuto cercando di utilizzare documenti “alieni” qui in Svezia, ho deciso di dotarmi di un documento svedese. Per farlo non è necessario essere cittadini, ma semplici residenti, ed essere in possesso del onnipotente personnummer . Metterò alla prova quindi i servizi di e-government della Svezia.

La procedure per richiedere una carta d’identità (ID-Kört) sono piuttosto varie, è possibile richiedere l’emissione del documento alle poste, presso la propria banca o gli uffici della Polizia. Tutto si fa più complicato per chi non è cittadino svedese, perchè ogni ente emittente ha regole proprie, e non conosciute da tutti gli impiegati. A settembre 2008 se ne è parlato, a dicembre è stata rinnovata la procedura. A partire dal 1 di giugno l’ufficio delle imposte (Skatteverket) diventerà il referente per i residenti stranieri, con una regola unica e incontrovertibile. Dato che non mi va di aspettare fino a Luglio ho deciso di convertire la patente: non solo mi eviterà imbarazzi nel noleggiare un’auto (ho ancora la patente di tela, che genera stupore e sconcerto come fosse  un papiro egizio), ma può fungere benissimo anche da documento d’identità. In realtà basta qualunque tessera di plastica, a patto che abbia un aspetto ufficiale e che abbia una foto e il personnummer. Un amico sprovvisto di ID-Kört una volta se l’è cavata mostrando la tessera punti della H&M, la nostra “rinascente”!

Ho così deciso di affrontare  i passi necessari per ottenere la patente, riporto anche il tempo necessario:

1) Personbevis: da 5 minuti a 48 h.

occorre innanzitutto un personbevis, che è una specie di “stato di famiglia” che rilascia lo Skatteverket, in cui è riportato il personnummer e l’indirizzo di residenza.  E’ possibile stampare il personbevis direttamente dal sito dello Skatteverket. Per farlo bisogna essere in possesso di una e-legitimation rilasciata (ad esempio) da una banca. Dal sito della banca, accedendo al proprio conto, si può scaricare gratuitamente un certificato digitale da installare su un PC. In alternativa, è possibile utilizzare il lettore di smartcard che viene dato all’apertura del conto corrente, e che serve accedere al conto e “firmare” le operazioni. Al momento di “firmare” un’operazione sulla pagina della banca compare un kontrollkod, un numero. Si inserisce la carta di credito dotata di chip nel lettore, si scrive il kontrollkod, si digita il pin della carta di credito (lo stesso usato per prelievi e pagamenti), e si ottiene la “password” da inserire nel sito.

Se si usa questo sistema, basta andare sulla home page del sito dello Skatteverket, selezionare nella visibilissima sezione e-tjänster (servizi digitali)  il tipo di documento ed il tipo di “firma digitale” che si vuole usare, e tutti i possibili documenti ufficiali possono essere stampati direttamente dal PC!

L’unica pecca è che funziona solo con Windows/Mac e non con Linux, che io uso a casa. Vado così nella sezione “ordina documenti senza e-legitimation”, pronto a vedere una lista di indirizzi di sportelli e di orari di ufficio. Invece, la procedura è ancora più semplice: si sceglie da un elenco il tipo di certificato che serve (per il cambio di residenza, per il rinnovo della patente, per la richiesta della ID-Card, per un’adozione, per.. qualsiasi cosa), si inserisce il proprio codice fiscale… e…. basta così. Il documento arriverà debitamente compilato, gratuitamente, al proprio indirizzo di residenza, per posta prioritaria. Arrivo previsto MASSIMO entro 48 ore.

2) Richiesta della conversione: 15 minuti

Si scarica dal sito della Vägverket (la Motorizzazione Civile) un modulo che si può stampare e compilare a penna, oppure compilare direttamente il modulo in PDF e stamparlo già compilato. Si imbusta il personbevis, il modulo, l’originale della patente, e si spedisce alla Vägverket, magari per raccomandata, che non si sa mai.

3) pagamento della richiesta di conversione: 5 minuti

Convertire la patente ha un costo, non trascurabile: circa 60 Euro. Se immaginate di dover fare la fila alle poste, per poi spedire una fotocopia della ricevuta insieme alla richiesta, sbagliate. Sullo stesso sito del Vägverket da cui avete scaricato il modulo potete inserire il vostro codice fiscale: verrà generato un numero che identifica la vostra richiesta di conversione. Sul sito delle poste, o sul vostro conto corrente online, basta inserire quel numero e si può inoltrare il pagamento direttamente dal proprio conto. Sul sito della banca rimane la ricevuta, per eventuali contestazioni. Spedire la ricevuta non è necessario perchè al momento di evadere la pratica il pagamento viene rintracciato e verificato automaticamente, grazie a quel numerino univoco.

4) spedizione delle foto e ricezione della patente: circa 2 giorni più 2.

Dopo la verifica della validità della patente da parte della Motorizzazione Civile italiana (vedi oltre) viene richiesto un altro pagamento elettronico di circa 15 € e l’invio per posta delle proprie fototessera. La patente arriverà per posta prioritaria al proprio indirizzo di residenza, pronta per essere utilizzata.

3.5) verifica della Motorizzazione Civile italiana

prima del passo 4, il Vägverket invia alla Motorizzazione il numero della patente e i dati del proprietario, e chiede se si tratti di una patente valida. Tempo richiesto dalla Motorizzazione per fornire la risposta? da un minimo di 1 a un massimo di sei. Settimane.

ID Card svedese

A quanto pare non tutto è rose e fiori: pare che ci sia un po di confusione sulle regole di assegnazione della ID Card, meglio accetta come “documento di identità” di passaporti esteri:

Ma forse qualcosa si sta muovendo:

Buste paga a confronto

Oggi, qualche giorno prima dell’effettivo giorno di paga (in modo che potessi controllare se ci fossero errori PRIMA di fare il bonifico), mi é arrivato per posta il PDF della busta.

Quando l’ho aperto mi sono messo a ridere, non tanto per i numeri, ma per la forma e la quantità delle informazioni necessarie per una busta paga: Indirizzi, conto corrente, ore lavorate, lordo, percentuale di tasse, netto. Fine.

In fondo al documento il prospetto dell’anno, 2 numeri: quanto guadagnato sinora, importo del conguaglio previsto alla fine dell’anno. Se non foste familiari con il concetto italiano di busta paga, ecco un confronto con l’ultima mia busta, che credo dia l’idea 🙂

Burocrazia Svedese / Atto secondo

Mentre dopo aver consegnato i vari moduli venerdì scorso, mi ero messo dell’idea di lasciar passare almeno tre settimane da turista prima di poter dedicarmi alle “cose serie” grazie all’arrivo del Personnumber, e mi sono dedicato ad un giro turistico.
Sono partito martedì mattina, e lungo la strada mi hanno avvisato che in ufficio era arrivata una busta per me dallo Skattesverket; il mio primo pensiero è stato che, a causa di qualche imprecisione nella compilazione dei moduli, la mia domanda fosse stata rifiutata. All’apertura della busta, invece, ecco bello e pronto il mio personnumber! Assumendo che la busta sia partita lunedì (non credo proprio che a Stoccolma consegnino la posta in mattinata, ancora no, perlomeno), significa che invece che nelle previste due/tre settimane, la pratica è stata evasa in mano di due giorni!
Il foglio è di una semplicità spiazzante:

Indirizzo

Oggetto: Personnumber

Nome: Mauro Boffardi
Personnumber: xxxxx-xxxx

fine.
Di fatto, il personnumber è la data di nascita, seguita da un numero di quattro cifre, probabilmente progressivo.

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La burocrazia svedese

Il primo passo da compiere per esistere, in Svezia, è ottenere il proprio Personnumber.
Si tratta dell’equivalente del nostro codice fiscale, e senza di esso non si può fare NULLA. Non si può aprire un conto in banca, non si può sottoscrivere un abbonamento a Internet o al telefono, non si può avere un certificato di residenza o iscriversi a un corso di lingua svedese, figurarsi acquistare una macchina.
In Svezia si può cambiare nome con un semplice modulo e 400SEK, ma se dichiari di avere perso o di volere un nuovo Personnumber, vieni portato direttamente in neuropsichiatria.
Agli immigranti viene assegnato un numero provvisorio (senza le ultime quattro cifre), che viene poi confermato in seguito. Io, avendo già lavoro, dovrei essere titolare di un numero definitivo.

Per ottenere un Personnumber occorre una buona dose di pazienza ed una serie di cartellini col numero “turn-o-matic”, come al banco salume della coop; la procedura è simile ovunque: una prima fila allo sportello “Informazioni” ti consente di sapere quale dei vari pulsanti del “turn-o-matic” premere. Poi ci si accomoda in una sala piena di sedie, panchine e tavolini, con tuti i moduli possibili e immaginabili a disposizione sulle rastrelliere. Vari tabelloni indicano a quale sportello rivolgersi con quale numero. Inteligentemente, gli sportelli pubblici sono aperti con dalle 8 alle 18 (e dalle 8 alle 16 il sabato).
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