Stereotipi da TV


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Mi sto abituando a guardare la TV Svedese, anche perchè in buona parte… è inglese, o americana.

Ma il vero specchio della cultura televisiva di una nazione credo siano le pubblicità, e ci sono aspetti molto interessanti. Una di quelle che mi ha colpito di più è di una linea di detersivi per la casa, che raccoglie in se tutti gli stereotipi che mi è capitato di osservare nella vita reale in questi giorni di vacanze estive: L’ambiente, il clima, i toni, i sorrisi, gli accessori dell’Ikea, il Kayak, le coperte, i bimbi, la luce del tramonto, i pontili in legno, le case rosse con le grandi finestre bianche senza tende, la gente che fa il bagno sulle coste rocciose senza onde, la bandiera svedese, il succo di lampone o melograno, i giubbetti di salvataggio, il sottofondo dei gabbiani. In più, il breve parlato raccoglie un paio delle pronunce di misteriose vocali, che non sono ancora riuscito a riprodurre:

Seconda parte del giro nello Svealand

Ho sistemato anche le foto dell’ultimo giorno di viaggio:

Hotel Room in SilvergruvaA Sala si trova un’altra miniera, d’argento, di nome Silvergruva. La visita guidata è più carina di quella di Falun, ed in oltre per meno di 400€ a notte si può cenare, dormire e fare colazione in una stanza a 150 metri di profondità, fra pareti di roccia, mobili in legno e luce di decine di candele.

La città più grande a sud è Västeräs, con il suo centro moderno e dinamico ed i suoi viottoli pacifici alle spalle della Domkyrka.

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Proseguendo più o meno a casaccio verso la città di Eskilstuna, attorno al lago Malaren che si trova praticamente ovunque, ho scattato qualche foto ad un incisione rupestre, che racconta una leggenda che avrebbe ispirato nientemeno che il ciclo de “L’anello del Nibelungo”, e addirittura “Il Signore degli Anelli”.

Gironzolando per dare un’occhiata al lago sono arrivato ad una specie di spiaggia, con un molo pieno di imbarcazioni, e Svedesi che facevano il bagno, o si godevano allegramente una cena su uno dei barbecues messi a disposizione, con tanto di legna già tagliata! A capo del promontorio altri turisti si godevano la vista dai tavoli del ristorante aperto all’interno dello “Slottet”, il castello.

Ho inaugurato anche due “collezioni” di foto: una è dedicata ai cittadini svedesi (le cittadine in effetti sono molto…. caratteristiche), e un’altra alle loro finestre, vera “presentazione” di una casa. In futuro credo che queste due raccolte si allargheranno parecchio 🙂

Un giretto per lo Svealand

Questa settimana mi sono imbarcato in un giretto a nord di Stoccolma, fra le città raggiungibili comodamente in automobile. Le altre città significative sono a non meno di 450Km, per non parlare della Lapponia che è raggiungibile praticamente solo in aereo. Ci si penserà con più calma in futuro.
Le foto che ho raccolto le trovate su Flickr, o cliccando le miniature qua sotto:

UppsalaC’è Uppsala, cittadina universitaria e centro storico del potere svedese prima di Stoccolma. Oltre all’Uppsala Slott, un castello rosa non completato, è significativa la cattedrale gotica. A Uppsala visse e lavorò Linneo, il biologo che inventò il criterio di classificazione delle specie viventi adottato sinora. Fuori Uppsala ci sono dei tumuli vichinghi ed un villaggio contadino trasformato in un museo all’aperto.

GävleDopo Uppsala viene Gävle, già parte del “Norrland”, ovvero la regione settentrionale. A parte la città vecchia, con viottoli che si snodano fra colorate case in legno, vi si trova un interessante museo delle ferrovie, e un centro balneare a quanto pare particolarmente disabitato, di nome Bönan.

Miniera di rameA Falun si possono visitare le strutture di un’antica miniera di rame attiva fino a poco fa, e Kristine Kyrka. La struttura della città è identica ale altre: un fiume o canale centrale e una Kyrka in mattoni rossi ai piedi della quale si stende Stora Gatan, la via pedonale con i negozi. Sul navigatore, cercare “Stora Gatan 1” (o “Stora Torget”, se è una piazza) vi porterà infallibilmente in centro.

Auto d\'epocaLungo la strada verso Sala c’era un raduno di possessori di auto d’epoca (anche qui ci sarebbero un sacco di cose da spiegare e raccontare, magari in un altro post), e l’arrivo è stato celebrato da un magnifico tramonto.

A breve le foto di Sala e di Eskilsuna, per ora, direi.. buonanotte 🙂

Sopralluogo a Stoccolma

Sono tornato ieri da un ulteriore sopralluogo a Stoccolma, a occhio e croce l’ultimo prima del trasferimento definitivo a Luglio.

Dal punto di vista burocratico non è che si sia risolto granchè, perchè senza il loro codice fiscale (che si ottiene solo avendo la residenza in Svezia) praticamente non si può fare nulla.

E’ stato caratteristico essere in Svezia durante la notte di Valborg, o in inglese Walpurgis, o in italiano (ma molto meno conosciuta) Valpurga, nella quale si accendono grandi falò, si danza e si canta il benvenuto alla primavera. Ho preparato il set di foto su Flickr, sfruttando anche la nuova possibilità di inserire video, anche se solo sotto i 60 secondi.

Ditemi che ne pensate!

Se vi interessa solo il falò, ho fatto un montaggio dei vari spezzoni e l’ho messo su Youtube:

Dato che ho passato quasi tutta la giornata di oggi a riordinare casa e foto, gli appunti che mi servono per il trasloco sono ancora sparsi qua e là. Sto lavorando però a un progettino che credo ultimerò nel fine settimana….

World Economic Forum IT Global Report 2007

Evidentemente è tempo di bilanci annuali sull’IT.

Dopo il rapporto IBM legato al settore e-commerce, eccone un’altro del World Economic Forum dedicato al settore IT in generale.

A parte i bassi costi di Broadband e Telefonia cellulare (in cui siamo piazzati rispettivamente terzi e secondi in classifica), in tutto il resto abbiamo molto da fare.

In classifica generale, l’Italia è al 42° posto. La Svezia? Secondo.

Italia – Svezia

IBM ha pubblicato un’interessante studio su come i vari mercati nazionali “reagiscono” al commercio elettronico, l’ “e-readiness Ranking Results”.

Se non vi va di leggere il documento originale (in inglese, qui: IBM 2007 E-Readiness WhitePaper), pubblico il trafiletto riportato da “La Stampa” di oggi:

L’Italia si piazza al 25esimo posto, con un tasso di E-readiness pari a 7,55 su 10, mentre gli Stati Uniti che guidano la classifica toccano 8.95 punti, seguiti a breve distanza da Hong Kong (8,91) e Svezia (8,85). È quanto emerge dalla nona edizione della ricerca «e-readiness Ranking Results» realizzata da Ibm e dall’Economist Intelligence Unit, un’overview a livello mondiale sulla ricettività dei mercati nei confronti delle opportunità legate ad internet e alle tecnologie digitali.

Per quanto riguarda la posizione dell’Italia nelle 6 categorie chiave prese in esame dalla ricerca (infrastrutture tecnologiche, contesto di business, fattori socio-culturali, quadro legale di riferimento, policy e vision del governo, modelli di consumo e del business), il nostro Paese ottiene un buon piazzamento solo in relazione al «quadro legale di riferimento», collocandosi al primo posto tra gli stati dell’Europa Occidentale e all’ottavo a livello mondiale. Solo in questo settore, infatti, l’Italia appare nella top ten globale.

Per quanto riguarda le altre categorie l’Italia ha una classifica tutt’altro che lusinghiera, (ad es. le infrastrutture tecnologiche in cui il 13esimo posto a livello europeo e il 23esimo a livello mondiale la collocano tra le peggiori fra le economie avanzate; sotto il profilo del contesto tecnologico, l’Italia è il fanalino di coda a livello europeo – al pari della Grecia – e si colloca al 41esimo posto nel mondo). Un leggero miglioramento si riscontra nelle categorie fattori socio-culturali (12esima a livello europeo, 20esima a livello mondiale), policy e vision del governo (rispettivamente 13esimo posto e 23esimo) e modelli di consumo e del business (15esima posizione europea e 27esima mondiale).

Grazie all’analisi approfondita della ricettività dell’economia italiana verso le opportunità offerte dalle tecnologie digitali, maintaining momentum giunge a raccomandare l’adozione di alcune azioni capaci di incrementare l’e-readiness italiana, in particolare: una politica di investimenti strategici in infrastrutture, attuata in stretta collaborazione dal governo centrale e da quelli locali; una stretta partnership tra pubblico e privato per assicurare un sicuro progresso in tutte le aree interessate dalla ricerca e il sostegno a progetti d’eccellenza.

I grassetti sono miei, ovviamente.