Il Datacenter di Google


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Vi siete mai chiesti quale computer risponda alle vostre ricerche su Google, o vi mostri la vostra posta su GMail?

Oggi Google ha rilasciato un video di uno dei suoi datacenter, partendo dall’impianto di alimentazione, passando per il condizionamento, e infine mostrando uno dei container che contengono i server veri e propri. Buona visione!

Video Chat su GMail

Google sta lanciando una nuova funzionalità di GMail! Se il PC ha una webcam ed un microfono, sarà possibile “videochattare” o “videochiamare”, esattamente come con Skype e MSN.

Maggiori informazioni sull’apposito sito di Google, un breve video esplicativo qui sotto. Pare che questa funzionalità sia stata scritta da un programmatore Google in Svezia 🙂

Annunci mirati

Una delle caratteristiche di Google Mail è quella di far apparire annunci pubblicitari che in qualche modo hanno a che fare con la mail stessa. Non so esattamente cosa abbia fatto scattare l’associazione fra la lettera di una mia amica e l’elenco degli annunci qui a fianco, comunque il motore di Google sta dando prova di vera intelligenza:
Hai “Musica in te”? Stitichezza addio! Ascolta Gigi D’Alessio, e in più qualche Fibra non fa male.
Sono un po basito O_o”’

Bignami sul GoogleBombing

Qualcuno mi ha scritto:


Ci deve essere un perchè che spieghi questo fatto: uno digita la parola “merda” su Google ed esce, come primo risultato, il sito di italia.it:




🙂
🙂 conosci il “google bombing”?
Una volta c’era anche “miserable failure” che portava alla biografia di GWBush sul sito della Casa Bianca,
e il nostrano “miserabile fallimento” che portava alla bio di Silvio…
Divertente poi il seguito a questa storia:

il PresDelCons di allora (chi per lui, + probabilmente) decise di risolvere la soluzione nel modo più brillante, ovvero escludendo la pagina della bio dai motori di ricerca in toto! Per fare questo hanno inserito dei tag appositi.
Col cambio del PresDelCons il contenuto della pagina è stato modificato, inserendo la bio di Prodi. Però sono stati persi i tag, per cui la pagina del PresDelCons adesso è di nuovo indicizzabile, e il destinatario di “miserabile fallimento” è stata una persona diversa dall’originale… (http://it.wikipedia.org/wiki/Googlebombing)

Un altro caso “eclatante” (e le virgolette sono d’obbligo, perchè la faccenda non ha mai sfiorato media tradizionali) fu quello della causa di Giorgio Armani al timbrificio Armani (la storia qui: http://www.mantellini.it/ddr603.htm). Un movimento popolare per un periodo “dirottò” la ricerca “Armani” su “www.valentino.it” !

Google di recente ha messo mano al suo algoritmo di PageRank per eliminare il Google bombing (http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1866411) , ma evidentemente la “pezza” non funziona tanto bene (http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1918665).

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