La pasta del martedì grasso, la “semla”


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Visto che quassù non si conosce la tradizione del Carnevale, è facile dimenticarsi che in Italia in questi giorni si sta riscaldando l’olio per cuocere frappe, chiacchiere, cenci, crostoli, intrigoni, bugie, galani, o come dir si voglia. Ma, Carnevale o meno, anche qui esiste il martedì grasso, ovvero l’ultimo giorno in cui gustare qualcosa di buono prima dell’inizio del digiuno quaresimale, in attesa della Pasqua.

E il dolce tradizionale per martedì grasso è la semla, di cui ho già parlato l’anno scorso, e che con mia sorpresa ha già fatto la sua comparsa nei supermercati.

Orbene, “La renna in cucinapubblica la ricetta, nel caso qualcuno si volesse cimentare. Fatemi sapere i risultati!

Come fare le kanelbullar

Un pochino in ritardo per il giorno nazionale delle kaneulbulle, che si festeggia il 4 ottobre, ecco una delle varie possibili ricette per fare questi dolcetti sfiziosi che con il loro profumo, unito a quello del caffè, tanto aiutano ad affrontare le incombenti giornate autunnali.

Ingredienti

Per la pasta:

  • 1/2 litro di latte
  • 50 grammi di lievito di birra
  • 140 grammi di zucchero
  • mezzo cucchiaino di sale
  • 1 cucchiaino di cardamomo in polvere
  • 950 grammi di farina , più qualcosa per stendere
  • 125 grammi di burro a temperatura ambiente
  • “coppette” di carta da forno
Ripieno:
  • 300 grammi di burro
  • 230 grammi di zucchero
  • 4 cucchiai pieni di cannella in polvere
Per decorazione:
  • 1 uovo
  • granella di zucchero

Preparazione

Su un tagliere disponete la farina “a fontana”. Aggiungete al centro lo zucchero, il sale, il cardamomo in polvere e il burro tagliato a piccoli pezzettini.

Fate sciogliere il lievito di birra dentro al latte appena tiepido, e cominciate a lavorare  l’impasto, fino a che il burro non si sarà distribuito omogeneamente e la pasta non avrà raggiunto una bella consistenza elastica.

Lasciate lievitare la “pagnotta” in un luogo caldo e asciutto per circa 30 minuti.

A fine lievitazione stendete la pasta in una sfoglia rettangolare spessa circa mezzo centimetro.

Sciogliete a bassa temperatura il burro, ed aggiungete lo zucchero e la cannella, mescolando molto bene. Dovreste ottenere una specie di “melassa” densa.

Spennellate la crema di cannella sopra la sfoglia, in uno strato uniforme.

Molto delicatamente, arrotolate la sfoglia per il lato lungo, senza stringere troppo. Non vi preoccupate se un po di ripieno esce dal bordo.

Con un coltello affilato tagliate il rotolo a fettine di circa un dito, ed adagiatele dentro le coppette, disposte su una teglia da forno.

Lasciate lievitare le kanelbullar per altri 20 minuti circa, quindi spennellate con l’uovo sbattuto e decorate con la granella di zucchero.

Scaldate il forno fino a 220° ed infornate per circa 10 minuti, fino a quando le kanelbullar saranno dorate.

Buon appetito! 🙂

Un grazie a Marta per gli ingredienti e per il set fotografico 🙂

Torta al cocco

Pubblico la ricetta di una mia… spueggiante amica per fare una torta al cocco fenomenale.
Come tutte le cose al cocco, a quanto pare, è una bomba calorica, ma si fa in 20 minuti ed è strepitosa… pensate che l’ho portata in ufficio ma, prima di estrarre la fotocamera digitale per una foto, era già finita!!! Continue reading

Cenci, chiacchiere, frappe, rosoni: La ricetta

Cenci, chiacchiere, frappe, rosoni e chissà in quanti altri modi vengono chiamate queste cose che potrebbero semplicemente rispondere al nome di “striscia di impasto fritto ed arrotolato”. Comunque, per tutte quelle persone golose come me, che non trovano la ricetta definitiva, offro la soluzione: la pluriacclamata e ricercata ricetta casalinga della mamma. Continue reading

Mousse al cioccolato

Esemplare di MousseDalla patria italica del cioccolato di largo consumo, una di quelle ricette furbe che vi fanno fare bella figura con poco.
Anzi, di più! Da oggi finalmente, quando la vostra prossima preda-obbiettivo, alla prima uscita insieme in pizzeria chiederà come dessert una mousse al cioccolato…voi, dopo averla assaggiata (la mousse, non la tipa) otrete dire “ah! Ma questo è niente, dovresti sentire la mousse che faccio io” – che è molto più elegante di invitarla a vedere la vostra logora ed incartapecorita collezione di lepidotteri mummificati.
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Ossibuchi alla mlanese (ricetta richiesta da Mauron in persona)

Infarinate gli ossibuchi di vitello e metteteli a rosolare in una padella con un pochettino d’olio d’oliva. Quando saranno rosolati da entrambi i lati, innaffiate con un po’ di vino bianco, lasciate evaporare e aggiungete un trito di carote/sedano/cipolle. Fate cuocere a fuoco lento con due dita di brodo di carne (in mancanza d’altro, metteteci due dita d’acqua e un dado per brodo, però non è la stessa cosa…). Quando gli ossibuchi sono a metà cottura, potete (ma non è obbligatorio) aggiungere un po’ di salsa di pomodoro. Attenti, però: non deve diventare il sapore predominante, dunque non mettetene molto. Quando gli ossibuchi sono ben cotti, spolverate con prezzemolo fresco tritato e servite ben caldi.

VARIANTE: al posto del trito sedano/carote/cipolla potete mettere FUNGHI PORCINI.

NOTA: anche se poi non vi dovesse piacere da mangiare, è importante che gli ossibuchi cuociano COL MIDOLLO. E’ quello che dà alla pucina il sapore caratteristico.

Salve a tutti e buon appetito

Zeus da Milano (alias Picchio Premuroso per gli omini blu) Continue reading

Crema di Zucca (smodatamente buona)

Quella che vi propongo è una ricetta della bassa – ma proprio bassa; mi è giunta fin dalla lontana Cento di Ferrara. Per farla, mi faccio trovare le zucche nostrane, ovvero quelle coltivate nel lembo di nulla che si stende tra il parallelo di Carpi e quello di Mantova.
Le dosi sono per 4 suicidi o 6-8 persone che vogliono vedere l’alba del giorno dopo. Continue reading