Buona l’intenzione, ma…

La Läntmannen (uomini della terra, della campagna) é un’associazione di agricoltori svedesi, che cura la produzione e la distribuzione di numerosi prodotti agroalimentari, e che pone il suo marchio su prodotti di qualità. In queste settimane ha lanciato una campagna pubblicitaria “educativa”, intitolata “Släng inte maten“, non buttare via il cibo. È destinata a sensibilizzare i cittadini sul fatto che, come in tutti i paesi occidentali, molto del cibo che acquistiamo finisce direttamente in pattumiera.

Lo spirito é certamente nobile, ma il tema dei manifesti é una spina nel cuore a qualsiasi emigrato italico: non buttare via il cibo, mettilo sulla pizza!

Questa idea si traduce in risultati che, quando visti nelle fermate della metropolitana, possono far sospirare e scuotere la testa, come questo:

Frutti di Maria

Frutti di Maria

Testo: “Non buttare il cibo che avanza. Fai come Maria, buttalo sopra una pizza invece (sic). In una terra dove si butta via troppo cibo, non c’é avanzo troppo piccolo“. La freccia indica la mezza banana lasciata dai bambini.

L’intenzione é buona, non voglio fare il polemico, e forse una focaccia mela banana, cannella e semi di girasole non è male come idea, persino il gioco di parole italiano “Frutti di Maria” é divertente, ma il “ti avanza qualcosa? Buttalo sulla pizza” mi fa sospirare, in questo posto in cui si possono trovare normalmente in pizzeria:

  • Pizza (pomodoro mozzarella) banana e curry
  • Pizza (pomodoro mozzarella) filetto di manzo e salsa bernese
  • Kebabpizza

e tutta una rosa di varianti che includono “fefferoni” (peperoni lunghi verdi), salsa tacos, ananas, pollo, filetto di maiale, e via discorrendo…

 

 

Lungimiranza

Sono tornato da una fiera che si tiene da 34 anni a Borås, una cittadina del sud vicina a Göteborg. La fiera si chiama distanshandelsdagen, ovvero il giorno del commercio a distanza, che una volta significava cataloghi spediti per posta come agli inizi dell’IKEA, e oggi é ovviamente commercio elettronico.

La nostra azienda ha ricevuto un premio diretto e un premio indiretto: il premio come miglior Business Partner in Svezia nel 2012, e il premio per il miglior sito di m-commerce svedese del 2012, per il nostro cliente Stadium. Un sito di m-commerce é un sito su cui é possibile fare acquisti usando un telefonino, cosa piuttosto frequente in una nazione in cui praticamente tutti hanno uno smartphone.

Io non ho nulla a che vedere con il premio, pur lavorando occasionalmente per Stadium io non ho avuto a che fare con il progetto, che é stato realizzato da colleghi.

Mi é venuto in mente peró un episodio di quasi dieci anni fa: nell’azienda in cui lavoravo, il gruppo che sviluppava e-commerce stava muovendo i suoi primi passi, mentre il guru della comunicazione ed ex presidente della Telecom Franco B. ci aveva appena acquisito per formare un “gruppo di aziende per il valore aggiunto nelle telecomunicazioni”. Nei primi giorni in cui veniva in visita, riverito come un megadirettore fantozziano, chiesi il permesso al mio capo di potergli mostrare una cosa a cui avevamo lavorato con i colleghi, ovvero un prototipo di sito di commercio elettronico, funzionante su un allora avveniristico Nokia Communicator. Era molto semplice, ma eravamo convinti che fosse il futuro, che avremmo dovuto sviluppare il concetto (grazie anche ai contati in Telecom) ed essere i primi a sbarcare in questo settore. Franco (lo chiamavamo Franco, ovviamente di nascosto, ufficialmente andava chiamato “Dottor B.” o, per gli amici, “Dottore”) osservò il telefonino incuriosito per una trentina di secondi, non lo prese nemmeno in mano, poi mi rivolse un sorriso di condiscendenza. In azienda non ne avremmo mai più parlato.