Il sogno italiano


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tv4Evidentemente la gente insegue il proprio sogno ovunque esso si trovi:
su diretta segnalazione della conduttrice Filippa Lagerbäck a Svedesi Dentro (grazie, Filippa!), vi comunico che dai primi di marzo su tv4 andrà in onda un nuovo programma: “Drömmen om Italien”, ovvero “il sogno italiano”.

Cinque coppie svedesi cercheranno di cambiare vita trasferendosi a Lepedona, nelle Marche, per gestire un bed & breakfast, impararando l’Italiano, a cucinare con una mamma italiana e farsi accettare dagli abitanti, che alla fine decreteranno la coppia vincitrice. Il programma sarà visibile sul sito di tv4, e sarà parte in italiano e parte in svedese. Come giustamente Filippa tiene giustamente a precisare: “Insomma, una specie di reality culturale, pulito e tranquillo…”

Mi attrezzerò per guardarlo e farvi sapere come va!

Il mondo piccolo

argineL’ho già scritto, certe domeniche sono fatte apposta per i film in bianco e nero. Dalle vacanze di Natale ho riportato un DVD con i film di Don Camillo, e stasera ho riguardato per l’ennesima volta il primo film, del 1952.

Come tutte le volte in cui l’ho guardato, con un sorriso stampato in faccia dall’inizio alla fine, sono arrivati alla mia mente soprattutto odori: l’odore del fieno d’estate,  della ghiaia polverosa dei caradòni, dell’acqua nei fossi, terra umida, dell’olezzo di stalla che arriva sulle ali del vento della notte,  o di metallo e olio di vecchi trattori all’ombra di fienili di mattoni d’argilla…

Integrità morale

craxiMentre in Italia persone condannate in diversi gradi di giudizio per reati di mafia non rinunciano al loro posto in Senato, oppure fondatori di interi sistemi di corruzione e clientelismo politico scappati all’estero per sfuggire alla condanna del paese che governavano sono incensati e commemorati da direttori di TG, eredi politici e persino dal Presidente della Repubblica, qui in Svezia c’è stato negli ultimi giorni un dibattito politico su Mona Sahlin, il leader del Partito Socialdemocratico.

Secondo il riassunto che si può leggere su “TheLocal”, la questione imperversa su molti giornali, primo fra tutti il… “gossipparo” Aftonbladet, da quando la Sahlin è stata ritratta in una foto ufficiale con una borsetta Louis Vitton dell’inconcepibile valore di 6.000 SEK (circa 600 euro). Si saprà poi che la borsa le è stata regalata per il suo 50esimo compleanno, ma secondo voci interne alla sinistra stessa, una rappresentante del popolo è responsabile della sua immagine e del modello che la sua figura rappresenta: “Il consumismo deriva dalla ricchezza. L’effetto finale è che la gente prende denaro in prestito per poter comperare oggetti simili. Ecco perchè i leader politici, soprattutto di sinistra, devono essere responsabili. Devono essere attenti.

La Sahlin raccoglie anche consensi e levate di scudi: “Se fosse stata una borsa da uomo della stessa categoria di prezzo, nessuno avrebbe reagito in questo modo”, commenta il collega Claes Borgström. Persino il primo ministro Reinfeldt, che ricevette da Sarkozy una borsa del valore simile, commenta che i “politici non debbano rendere conto dei vestiti che indossano”.

Il dibattito rimane aperto.
E mentre da noi si approvano leggi che troncano i processi indipendentemente dal loro esito, e che la corruzione, la sfacciatagine e il relativismo della giustizia siano all’ordine del giorno, e che nemmeno di fronte alle condanne più infamanti ci si faccia indietro dal proprio ruolo di amministrazione della cosa pubblica (e, anzi, si è anche osannati da parte dell’opinione pubblica, secondo la logica del più forte e del più furbo) alcuni miei colleghi si indignano su questo tipo di cose.
E io vorrei che anche da noi si dovesse discutere di queste cose.

Cronache norrlandesi

cartwheel(Notizia tratta da TheLocal.se)
Luogo: Piteå, 65°N

Una studentessa nel nord della Svezia si sta riprendendo dalle ferite per congelamento a dita di mani e piedi riportate facendo ripetutamente “la ruota” nella neve con indosso solo la biancheria intima, come parte di un evento organizzato dall’unione studentesca della sua università.

In una lettera di descrizione dell’accaduto all’Arbetsmiljöverket (L’autorità svedese per la sicurezza sui luoghi di lavoro) il preside della scuola spiega di aver ricevuto una telefonata dalla madre della ragazza.

Il genitore, preoccupato, ha detto che la ragazza è stata curata dalle ferite al pronto soccorso locale dopo la gara di “ruote” del 22 Dicembre, un giorno in cui la temperatura era intorno ai -13°.

“Questo tipo di evento non sarà consentito l’anno prossimo”, ha scritto il preside, che gestisce ragazzi fra i 16 e i 19 anni. Ha aggiunto che tutti gli eventi organizzati dovranno ricevere un’approvazione anticipata.

La madre ha rassicurato il preside che la figlia si è ristabilita perfettamente.

Fa un po’ freschino

Mia madre mi ha insegnato che quando si fa il brodo è meglio sgrassarlo lasciandolo per un po fuori dalla finestra, in modo che il grasso si raffreddi e condensi in superficie. Mia madre non ha mai abitato dove stare intorno ai 10 sotto zero è la norma, evidentemente.
Ecco come si presentava la pentola del brodo una volta ritirata dal davanzale, un monoblocco solido di 4Kg:
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