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Arresti ad orologeria | Boffardi2.1
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Arresti ad orologeria

Posted on 8 Dicembre 2009 by Mauron

Le dichiarazioni di Gioacchino Genchi, vicequestore di Palermo, sugli arresti di sabato:

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Ultima risposta il 12 Gennaio 2010

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  1. Giuseppe
    Guarda 9 Dicembre 2009

    Ciao Mauro,
    purtroppo ancora troppi italiani non vogliono la verità e chiudono gli occhi su ciò che distrugge ogni giorno il nostro paese.
    Mi permetto di segnalare a te ed ai lettori del tuo blog l’intervento del fratello di Paolo Borsellino al no B day di Roma:

  2. francesca
    Guarda 9 Dicembre 2009

    Non commento il video che c’è poco da commentare. Su alcune cose Genchi fotografa perfettamente una situazione che è rapportabile a moltissimi spazi della P. A. ma che chiaramente messo in evidenza negli ambiti della sicurezza, della sanità e della scuola fa più impressione. Ti segnalo però un libro di Alfio Caruso “Io che da morto vi parlo” (http://www.alfiocaruso.com/). Io non l’ho letto, me lo sono comprato ieri a Roma però ho sentito l’intervista all’autore su Controradio e devo dire che mi ha colpito molto la storia del protagonista. Un uomo di cui credo i più neanche hanno mai sentito parlare.
    ciao, buon pomeriggio

  3. Mauron
    Guarda 9 Dicembre 2009

    Aggiunto alla Wishlist, grazie Francesca!

  4. Giuseppe
    Guarda 12 Gennaio 2010

    Ciao Mauro, mi permetto di segnalarti un libro che ho iniziato a leggere solo da pochi giorni ma devo dire che, a mio parere, è veramante straordinario…”La fine è il mio inizio” di Tiziano Terzani.
    Non conoscevo Terzani, una grandissima persona; peccato che la televisione non abbia saputo/voluto farlo conoscere al grande pubblico.
    Se in Italia ci fossero stati più giornalisti come Terzani e Giuseppe Fava, sempre impegnati nella ricerca della verità, forse il nostro paese oggi sarebbe diverso

    “Io ho un concetto etico del giornalismo. Ritengo infatti che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza, la criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene continuamente all’erta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo. Se un giornale non è capace di questo, si fa carico anche di vite umane. Persone uccise in sparatorie che si sarebbero potute evitare se la pubblica verità avesse ricacciato indietro i criminali: ragazzi stroncati da overdose di droga che non sarebbe mai arrivata nelle loro mani se la pubblica verità avesse denunciato l’infame mercato, ammalati che non sarebbero periti se la pubblica verità avesse reso più tempestivo il loro ricovero. Un giornalista incapace – per vigliaccheria o per calcolo – della verità si porta sulla coscienza tutti i dolori umani che avrebbe potuto evitare, e le sofferenze, le sopraffazioni, le corruzioni, le violenze che non è stato capace di combattere. Il suo stesso fallimento”. (Giuseppe Fava)

    Invece in Italia disinformare, negare l’evidenza dei fatti, corrompere per aggiustare le cose come se con i soldi tutto sia possibile è lo sport nazionale, anche perchè tanti senza dignità si lasciano comprare…in Italia infatti impera il maggiordomismo (passami questo neologismo), un esempio lampante è il sistema dell’informazione con un asservimento al potere ed alle sue logiche sempre più evidente.

    Colgo l’occasione per augurare a te ed ai lettori del tuo bellissimo blog un fantastico 2010.

    Buona giornata
    Giuseppe

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