Quasto lunedì abbiamo avuto una nuova monadsmöte, ovvero la riunione mensile (più o meno) in cui in azienda da noi si parla di come vanno le cose, di quali sono i piani per il futuro, e si passa un po di tempo insieme. Avevo scritto un post simile l’anno scorso, ma nel frattempo è scoppiata l’onnipresente crisi, che ha fatto le sue vittime anche fra i miei colleghi.
Ora c’è qualche segno di ripresa. Abbiamo molti nuovi clienti, alcuni fra i più popolari siti e marchi svedesi. Il livello di complessità e qualità dei progetti che ci sono richiesti si sta alzando notevolmente, e paradossalmente siamo in difficoltà perchè non riusciamo a trovare personale qualificato da assumere!
La riuione è durata buona parte del pomeriggio, e visto che la cena era fissata per un’ora piuttosto tarda (le sette e mezza), sul tavolo da riunione sono stati messi a disposizione polarbrod, salume, formaggio, burro, peperoni, cetrioli e frutta assortita. Mentre l’amministratore delegato spiegava i piani per il futuro, la gente assorta si confezionava spuntini. Alle cinque e mezza, alla fine dell’orario lavorativo, ci siamo incamminati verso una meta misteriosa, sede dell’attività di intrattenimento e di team building. Anche la ripresa di questa consuetudine è positiva, visto che in tempi più magri l’intrattenimento poteva consistere in una gara di video divertenti su YouTube 🙂 . Dopo una passeggiata di una decina di minuti siamo arrivati ad un Nöjecenter, letteralmente un “centro per divertimenti” pensato proprio per queste occasioni. dopo una prima accoglienza con prosecco siamo entrati in una grossa sala con tavoli da biliardo, simulatori di golf, tiri a segno, canestri, bersagli da freccette e postazioni di Wii.
Divisi in cinque squadre, ci siamo cimentati in una versione svedese delle boccie, della quale purtroppo mi è sfuggito il nome. Al termine di una pista verde è posato un pallino bianco. A metà della pista è disposto trasversalmente un listello di legno che imedisce di tirare direttamente sul pallino. Le regole sono le stesse delle boccie, ovvero bisogna far arrivare le palle del proprio colore il più vicino possibile al pallino, eventualmente spingendo via quelle avversarie. A complicare le cose il fatto che le boccie devono essere fatte rotolare e non lanciato, e hanno un peso da una parte che fa prendere loro una traiettoria curva. Lo scopo è quindi fare in modo che la palla “aggiri” il blocco di legno al centro, per raggiungere il pallino. Non facile! La nostra squadra si è aggiudicata una vittoria schiacciante!
La seconda prova era la caccia all’alce: un tiro a segno computerizzato in cui sparare a una minuscola sagoma di alce mirando attraverso un fucile telescopico. Io qui mi sono aggiudicato il record assoluto: dicutendo con la mia collega Anna, probabilmente avevo focalizzato la persona giusta da immaginare come bersaglio al posto dell’alce 🙂
La nostra squadra è stata quindi premiata con una medaglia, che per questa settimana potremo sfoggiare in ufficio 🙂
Dopo la premiazione siamo rientrati in ufficio, dove divisi in squadre diverse ci siamo dedicati alla preparazione della cena. Le ricette sono state dichiarate venerdì scorso, in modo da verificare che si potesse rientrare nel budget previsto e si potesse fare la spesa. Nel pomeriggio la responsabile delle risorse umane è arrivata in ufficio con le sportone della spesa, e un quantitativo inenarrabile di lattine di birra da mettere in frigo!
La squadra “antipasto” ha preparato un toast con rucola, caprino, miele e aceto balsamico, veramente buono. Il vino scelto, per motivi che sfuggono a qualsiasi umana comprensione, era un moscato Asti Cinzano. La squadra “piatto principale” si è prodigata in un ottimo filetto al pepe con insalata, purè di patate alle mandorle, salsa di trattkanterellen (raccolti a mano da una collega nel fine settimana) , e cetrioli con condimento a base di prezzemolo fresco che li ha fatti piacere persino a me. La mia squadra, dessert, si è lanciata in una combianzione di sorbetto e frutta glassata al cioccolato forse superiore alle nostre capacità.
La cena è stata preparata in sala riunioni con tovaglie, luce di candela, e musica soffusa, in un’atmosfera molto “calda”. Alla fine, in orario definito “scandalosamente tardo” (le dieci e mezza) tutti hanno dato una mano a sparecchiare, preparar i sacchi per la raccolta differenziata e caricare le lavastoviglie, per poi congedarsi per la buona notte. Gli avanzi oggi sono stati riprosti a buffet dalla persona di turno della cucina.
Nei prossimi giorni, quando si saranno conteggiati i risultati del sondaggio anonimo lanciato oggi sulla nostra intranet, si saprà il vincitore, e si assegnerà il premio a sorpresa.
Certo è stata una giornata molto lunga, ma ne è valsa la pena: sono convinto che leggere, viaggiare e soprattutto mangiare ti portino ad essere molto ben inserito in società 🙂 e io in queste tre attività sono un professionista 🙂
Ecco alcune foto della serata!
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su questa cosa del leggere, viaggiare e mangiare sono così d’accordo con te che mi par quasi d’averlo detto io 🙂
Con tanto di medaglia, incredibile ! Le cose spettacolari da te raccontate le ritengo assolutamente inarrivabili se ripenso al mio vecchio posto di lavoro in Italia (dove per altro c’era anche la cucina). Quanto farebbero bene all’ambiente di lavoro, al miglioramento dei rapporti tra colleghi… al massimo da noi c’era il panettone (focaccia/colomba) e qualche bottiglia di vino a Natale (Pasqua).
E pensa a quanto potrebbe costare all’azienda una cosa così …. 10 volte meno di un pieno a una BMW serie 5 dell’amministratore delegato 🙂
non vi serve un custode, un lecca francobolli, un un qualcosa ?????
farei la firma per poter lavorare così….
Non male, non male : )
Ciao Mauro,
ti leggo sempre con molto entusiamso. Mi piace la tua esperienza di vita.
le attività di team building mi sembrano carine, non nè ho esperienza prutroppo e sono diffuse anche in altri paesi (Irlanda). Sinceramente non lo sò quanto “fortifichino” un rapporto.
Almeno da me non è che ci sia questo grande rapporto e anzi il fatto di voler diventare “amici” è in parte sfociato in mancanza di professionalità. Si sono confusi i ruoli, tanto da portarmi a pensare che amicizia e professionalità non viaggiano sugli stessi binari :(.
A lavoro in team quanti siete ?
PS
buffa la prima foto partendo da sinistra della seconda fila partendo dall’alto 🙂
Ciao Puntino,
quella nella prima foto è la mia “dirimpettaia” in ufficio 🙂
Noi siamo una ventina, in realtà per il carattere chiuso e riservato che hanno gli svedesi, queste attività non hanno effetti negativi, anzi forse non sono sufficenti 🙂 Abbiamo comunque un buon rapporto nel team, le responsabilità sono ben definite e finora non credo ci siano stati problemi. Certo l’Irlanda è diversa dalla Svezia 🙂
Scusa Mauro,
quando sei stato in Irlanda e per quanto tempo ?
Ho rischiato di finirci ad abitare 🙂 Ma ci sono stato molto poco, in realtà. Ragionavo più che altro per stereotipi, il “classico” Irlandese (ammesso che esista) non coincide con l’immaginario tipico Svedese… 🙂