Cecità


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cecitaIl mio primo impatto con J.Saramago, un libro che afferra e trascina negli abissi dell’animo umano come non mi succedeva da “Il signore delle Mosche”. La storia di una società in cui lo sguardo è rivolto esclusivamente all’interno di sè.
La trama post-apocalittica è raccontata in uno stile che lascia senza respiro, senza punteggiatura, senza separazione dei dialoghi, senza nemmeno il nome di un singolo personaggio.
Assolutamente consigliato, pur se un po angosciante.

Io non sono un criminale

Ricevo e volentieri pubblico un’iniziativa dei giocatori amatoriali di Poker italiani. I circoli sono stati messi fuori legge questo luglio, e forzati a chiudere da una circolare emessa a Settembre. Solo i locali che possono permettersi di comperare una costosa licenza statale potranno rimanere aperti.

Maggiori informazioni qui: http://giocoapokernonsonouncriminale.com/manifesto-criminale/ .

Timidi segni che la crisi sta passando

Quasto lunedì abbiamo avuto una nuova monadsmöte, ovvero la riunione mensile (più o meno) in cui in azienda da noi si parla di come vanno le cose, di quali sono i piani per il futuro, e si passa un po di tempo insieme. Avevo scritto un post simile l’anno scorso, ma nel frattempo è scoppiata l’onnipresente crisi, che ha fatto le sue vittime anche fra i miei colleghi.

Ora c’è qualche segno di ripresa. Abbiamo molti nuovi clienti, alcuni fra i più popolari siti e marchi svedesi. Il livello di complessità e qualità dei progetti che ci sono richiesti si sta alzando notevolmente, e paradossalmente siamo in difficoltà perchè non riusciamo a trovare personale qualificato da assumere!

La riuione è durata buona parte del pomeriggio, e visto che la cena era fissata per un’ora piuttosto tarda (le sette e mezza), sul tavolo da riunione sono stati messi a disposizione polarbrod, salume, formaggio, burro, peperoni, cetrioli e frutta assortita. Mentre l’amministratore delegato spiegava i piani per il futuro, la gente assorta si confezionava spuntini. Alle cinque e mezza, alla fine dell’orario lavorativo, ci siamo incamminati verso una meta misteriosa, sede dell’attività di intrattenimento e di team building. Anche la ripresa di questa consuetudine è positiva, visto che in tempi più magri l’intrattenimento poteva consistere in una gara di video divertenti su YouTube 🙂 . Dopo una passeggiata di una decina di minuti siamo arrivati ad un Nöjecenter, letteralmente un “centro per divertimenti” pensato proprio per queste occasioni. dopo una prima accoglienza con prosecco siamo entrati in una grossa sala con tavoli da biliardo, simulatori di golf, tiri a segno, canestri, bersagli da freccette e postazioni di Wii.

Divisi in cinque squadre, ci siamo cimentati in una versione svedese delle boccie, della quale purtroppo mi è sfuggito il nome. Al termine di una pista verde è posato un pallino bianco. A metà della pista è disposto trasversalmente un listello di legno che imedisce di tirare direttamente sul pallino. Le regole sono le stesse delle boccie, ovvero bisogna far arrivare le palle del proprio colore il più vicino possibile al pallino, eventualmente spingendo via quelle avversarie. A complicare le cose il fatto che le boccie devono essere fatte rotolare e non lanciato, e hanno un peso da una parte che fa prendere loro una traiettoria curva. Lo scopo è quindi fare in modo che la palla “aggiri” il blocco di legno al centro, per raggiungere il pallino. Non facile! La nostra squadra si è aggiudicata una vittoria schiacciante!

La seconda prova era la caccia all’alce: un tiro a segno computerizzato in cui sparare a una minuscola sagoma di alce mirando attraverso un fucile telescopico. Io qui mi sono aggiudicato il record assoluto: dicutendo con la mia collega Anna, probabilmente avevo focalizzato la persona giusta da immaginare come bersaglio al posto dell’alce 🙂

La nostra squadra è stata quindi premiata con una medaglia, che per questa settimana potremo sfoggiare in ufficio 🙂

Dopo la premiazione siamo rientrati in ufficio, dove divisi in squadre diverse ci siamo dedicati alla preparazione della cena. Le ricette sono state dichiarate venerdì scorso, in modo da verificare che si potesse rientrare nel budget previsto e si potesse fare la spesa. Nel pomeriggio la responsabile delle risorse umane è arrivata in ufficio con le sportone della spesa, e un quantitativo inenarrabile di lattine di birra da mettere in frigo!

La squadra “antipasto” ha preparato un toast con rucola, caprino, miele e aceto balsamico, veramente buono. Il vino scelto, per motivi che sfuggono a qualsiasi umana comprensione, era un moscato Asti Cinzano. La squadra “piatto principale” si è prodigata in un ottimo filetto al pepe con insalata, purè di patate alle mandorle, salsa di trattkanterellen (raccolti a mano da una collega nel fine settimana) , e cetrioli con condimento a base di prezzemolo fresco che li ha fatti piacere persino a me. La mia squadra, dessert, si è lanciata in una combianzione di sorbetto e frutta glassata al cioccolato forse superiore alle nostre capacità.

La cena è stata preparata in sala riunioni con tovaglie, luce di candela, e musica soffusa, in un’atmosfera molto “calda”. Alla fine, in orario definito “scandalosamente tardo” (le dieci e mezza) tutti hanno dato una mano a sparecchiare, preparar i sacchi per la raccolta differenziata e caricare le lavastoviglie, per poi congedarsi per la buona notte. Gli avanzi oggi sono stati riprosti a buffet dalla persona di turno della cucina.

Nei prossimi giorni, quando si saranno conteggiati i risultati del sondaggio anonimo lanciato oggi sulla nostra intranet, si saprà il vincitore, e si assegnerà il premio a sorpresa.
Certo è stata una giornata molto lunga, ma ne è valsa la pena: sono convinto che leggere, viaggiare e soprattutto mangiare ti portino ad essere molto ben inserito in società 🙂 e io in queste tre attività sono un professionista 🙂

Ecco alcune foto della serata!

Blogfesten ’09

Non so esattamente come raccontare l’incontro dello scorso fine settimana. Una quindicina di persone si è seduta a chiacchierare in un caffè, questo è grossomodo tutto quello che è successo. Ma dietro a una cosa così semplice ci sono un sacco di storie, di vite intrecciate, di esperienze in comune e di desideri a volte simili, a volte differenti. Storie di persone che cercano i propri sogni o li hanno trovati, di chi è arrivato quassù e si è accorto di aver sbagliato strada, di chi non si accontenta degli autobus che arrivano in ritardo, di folletti delle betulle dai capelli blu, di gatti solitari e frequent flyer, da cucitrici di bambole madri di scienziati in erba nonchè mogli di Balorsi, dottori nella prateria e cacciatori di tornado, di seri professionisti con un’anima da sterminatori di Coboldi, e molto, molto altro ancora.

Da un gruppo di persone così diverse fra loro sono emerse storie simili, le stesse sorprese, le stesse (dis)avventure, le stesse considerazioni, ma soprattutto la sensazione che forse un futuro sereno è davvero possibile. Non potrei scriverlo con parole migliori di quelle usate da Silvia la sera stessa nel suo post “noi nuovi emigranti“, che mi ha commosso e mi ha ricordato quello di Davide di qualche mese fa. Una sensazione di speranza che sempre più spesso sento mancare a molte persone a cui voglio bene in Italia.

Un grazie di cuore a Balorso – http://balorso.splinder.com/ , Davide e Giusi – http://www.siamoastoccolma.blogspot.com/,  Digressioni Nomadi Postmoderne – http://ansard.wordpress.com/ , Silvia e Gabriele – http://onewaytosweden.blogspot.com/,  Gatto Solitario – http://gattosolitario.splinder.com/ , Kralizek – http://kralizek.blogspot.com/ , Morgainlefee – http://63gradilatitudinenord.blogspot.com/ , Teodora – http://arkeosilvia.blogspot.com/ , Simone – http://sonfattopeggiodisonfattomale.blogspot.com/ , Zarinaia – http://zarinaia.blogspot.com/ ma soprattutto ad Andrea http://www.buonaidea.it e Orma  http://digitalorma.wordpress.com/ che hanno fatto un viaggio di migliaia di chilometri per fare i primi passi alla ricerca di un futuro per i propri figli.

Blogfesten ’09

blogfesten09

Mi fa un po’ effetto scriverlo proprio in uno dei periodi in cui ho pubblicato meno post di sempre, ma se avessi aspettato qualche altro giorno sarei stato fuori tempo utile.

Da quando è iniziata la mia avventura svedese ho cominciato a seguire moltissimi siti di persone che hanno fatto la mia scelta; alcune sono ora parte integrante della mia vita, altre le ho incontrate di sfuggita, ma con la maggior parte ho solo qualche fuggevole scambio di e-mail e di commenti.

Per dare un volto a queste persone, grazie anche al supporto decisionista di Silvia e Gabriele e Giusi e Davide,  sono lieto di annunciare la prima Blogfesten, ovvero il primo ritrovo di blogger italiani in terra scandinava. L’appuntamento è fissato per il pranzo di domenica 25 Ottobre,  in centro città a Stoccolma. Si pensava di organizzare un brunch e poi dilungarsi piacevolmente nel pomeriggio, compatibilmente con gli impegni di tutti. Se vi va di partecipare, date una conferma con un commento a questo post, in modo che possiamo sapere quanti siamo e scegliere un posto adatto.

Dato che gli amici degli amici sono sempre amici, vi invito anche a scrivere un post sul vostro sito, magari linkando questa pagina. Più siamo, più sarà divertente!

En glädje är delad glädje fördubblas

Tempra

tèmpra, témpra [‘tÉ›mpra], [ ‘tempra] s.f.

trattamento dei metalli e del vetro che consiste nel sottoporli a forte calore, seguito da brusco raffreddamento, allo scopo di conferire loro maggiore durezza e resistenza alle sollecitazioni

Questo è quanto grossomodo è accaduto da ieri. Per tutto settembre l’estate ha continuato a riecheggiare nell’aria, sia per la temprature e per il sole, che per i suoi ricordi di sole, mare, leggerezza dei vestiti, birra bevuta all’aperto, idee di barbecue. Ieri, primo di Ottobre, l’attesa dell’autobus notturno per rientrare a casa aveva già fatto intuire che le cose sarebbero cambiate, aveva lanciato qualche messaggio neanche troppo nascosto facendo intravedere la condensa del fiato, qualche ramo virato al dorato (o è la luce dei lampioni?) o un profumo pulito, cristallino, nell’aria.

Stamattina la conferma: quando solito Taxi per  il solito aereo per Oslo arriva, il cielo è ancora buio. Ma soprattutto, sulle macchine si presenta, a quanto pare con un mese di anticipo rispetto all’anno scorso, uno straterello di ghiaccio. Oggi siamo scesi sotto lo zero. Ricomincia la giostra!

E con il ritorno del freddo si rafforzano i ricordi, le impressioni di normalità: comincia il secondo giro, cominciano le cose già viste: le bancarelle del cibo internazionale in Sergelstorg, la campagna contro il tumore al seno, il primo Jam durante il quale l’anno scorso ho conosciuto molti dei miei amici di oggi, il primo MTC Pub, oggi il kanelbullesdagen. E con ogni ciclo acquisiamo maggiore resistenza.