(Grazie GattoVI)
L’antefatto: qualche giorno fa sul quotidiano non proprio affidabilissimo Aftonbladet è comparso un articolo cha parla di un traffico d’organi organizzato dall’esercito israeliano ai danni di “donatori” palestinesi involontari e inconsapevoli (ne potete scaricare una copia in PDF qui: aftonbladet_090826).
Ovviamente la cosa non è piaciuta molto al governo israeliano, che ha fatto forti pressioni sul governo svedese perchè obbligasse Aftonbladet a pubblicare una smentita, e a “ritirare” l’articolo in questione.
Dal canto suo Aftonbladet ribadisce che la notizia è vera, l’autore rifiuta di citare le proprie fonti per motivi di sicurezza, anche se è opinione di molti che la cosa possa rivelarsi un falso (esempio: http://www.thelocal.se/21798/20090831/ ).
Quale che sia la verità, il governo svedese rifiuta di intervenire sulla questione, dicendo che si tratta di un’opinone di un giornalista, che la responsabilità dell’articolo è della testata, e che lo stato non interverrà per limitare o censurare la libertà di stampa che da sempre in questo paese è sacrosanta.
Questa reazione he raffredato moltissimo i rapporti diplomatici fra Svezia e Israele, causando anche qualche imbarazzo per il fatto che la Svezia è presidente di turno della Unione Europea.
E qui lo stato italiano si perde una buonissima occasione per stare zitto. Il Ministro degli Esteri Frattini dichiara che l’articolo giunge a “terribili conclusioni, false e dolorose, e che hanno il potere di supportare chiunque inciti contro gli Ebrei o l’esistenza dello Stato di Israele”. Aggiungendo però che “Lo stato non può intervenire nel lavoro della stampa. I giornalisti stessi devono rispettare i propri limiti e devono trovare il giusto bilancio all’interno della cornice del codice di comportamento della stampa”. Questo dal praticamente unico paese europeo che gli studi sulla libertà di stampa definiscono “parzialmente libero” (esempio: qui), anche se non c’è bisogno di chissà che studio, considerando notizie come questa su Videocracy, o le querele a Repubblica su “domande diffamatorie” (concetto ardito), e le reazioni suscitate (I giornalisti europei condannano «la vendetta mediatica» di Berlusconi).
Ma non è nemmeno questo il punto. Come spiega un altro articolo del quotidiano The Local (“Italy: EU should condemn Aftonbladet article”), Frattini ha dichiarato in una conferenza stampa di aver parlato con il Ministro degli Esteri svedese Carl Bildt per risolvere la questione e di aver con lui concordato una prossima presa di posizione della Svezia riguardo alla faccenda durante la prossima riunione dei ministri degli esteri a Stoccolma (la notizia in italiano qui: http://www.votaberlusconi.it/notizie/arc_16293.htm ).
Peccato che a Bildt stesso non risulta di aver mai parlato dell’argomento con Frattini, e che anzi “la Svezia non ha intenzione di affrontare la questione attraverso l’incontro di Stoccolma”, e che probabilmente “la proposta concordata da Frattini potrebbe essere un “fraintendimento dell’Italia””.
Qui una descrizione dell’accaduto, in inglese: “Italy: EU should condemn Aftonbladet article“.
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Bhe sai come è in Italia orami il governo decide cosa si può o non si può scrivere sui giornali (manco fossimo in Cina o Iran) e addirittura se certe domande siano o meno lecite. Ormai Il metodo a quanto pare è così efficiente che si stà cercando di esportarlo all’estero così da far tacere anche la stampa libera. Tutto questo a prescidere dalla veridicità o meno dell’articolo citato. Veridicità che deve essere dimostrata dal giornalista ovviamente.
Sono perfettamente d’accordo con te. Fortunatamente in Europa, al contrario dell’Italia, sanno che razza di governo è il nostro….
Una figura di niente in più, come se ce ne mancassero.
Ciao Mauro,
purtroppo non ci smentiamo mai !!!! siamo un paese alla deriva.
è triste ammetterlo ma in qualche modo ce lo meritiamo !!! se il berlusca è al governo qualcosa deve pur voler dire no???
credo che non ci sia più speranza di raddrizzare questo paese. siamo derisi da tutto il mondo ma qui non cambia mai niente.
qualcuno poco tempo fa disse: credo che il primo male degli italiani sia di essere italiani ed io penso proprio che sia verissimo. abbiamo insito in noi tutto il peggio del peggio……… io dico sempre che ogni buon italiano si sveglia la mattina con il pensiero di arrivare al bar all’ora precisa in cui ci sia qualcuno di conosciuto a cui fottere almeno un caffè.
questo in piccolo quindi se immaginiamo in maniera esponenziale ………………….. dove andiamo a finire……….. boh
meglio che mi fermo va ……. meglio.
ciao
Italiano,45 anni,credevo che con mani pulite nel 1992 cominciasse una nuova era…Non mi sbagliavo ,ma in senso contrario!!!Il paese e’ ancora piu’ finito nelle mani di oscure forze che avevano tramato nel ventennio precedente,e tutto in maniera tecnicamente democratica.Cara Svezia ,se non fossi gia’ di mezza eta’,e negato per la tua lingua ,scapperei da te.Troppo tardi ,ormai