Partito… O ritornato?

Per la prima volta dal 2 luglio, sono tornato in Italia. Sembrano trascorsi anni, sembrano trascorsi pochi minuti.
Sono come sdoppiato: una parte di me guarda i soliti posti e li trova esotici, risponde “ja” alle domande, continua ad avere reazione di sorpresa notando targhe italiane, e sorride quando ne nota una Finlandese, sente come alieno il vociare bergamasco sentito a cena, o parlato dalla cameriera (beh oddio, in effetti il bergamasco un po’ è alieno davvero 🙂 ).
L’altra metà di me sa già cosa vedrà dietro l’angolo, rivede i posti con calda familiarità e poca nostalgia, e, cosa che sconquassa emotivamente, ha la netta sensazione che sia concluso tutto, che il gioco sia finito, che Stoccolma con i suoi pro e i suoi contro sia stata solo un’illusione, e che da domani reinizi la vita “vera”.
Parlando, confondo il “là” con il “qua”.
Domani sarà ancora più intenso, rivedrò i soliti posti, casa numero 1, il paesillo, i colleghi e gli amici di sempre.
Mi sa che saremo in due a spasso, il Mauro “prima” ed il Mauro “ora”. Ci scambieremo opinioni.

Sabato IL matrimonio. Chissà chi dei due ci andrà.