Ho da poco iniziato le lezioni di un corso di lingua Svedese del programma Svenska För Invandrare, ovvero “Svedese per Immigranti”. Si tratta di un corso organizzato dallo stato per facilitare l’inserimento delle persone che vengono a vivere nel pase; non solo è completamente gratuito, ma ho letto che fino a qualche anno fa si veniva pagati per frequentarlo!
Per iscriversi a questi corsi è necessario presentarsi con un documento di identità, un certificato di residenza (personbevisa) se l’avete, e ovviamente l’indispensabile personnummer, ad un ufficio dall’impronunciabile nome di VUXENUTBILDNING, parte dello UTBILDNINGSFÖRVALTNINGEN, nella vostra città. Nel caso di Stoccolma, si trova in Hornsgatan 124, a Södermalm (vedi Stoccolmappa).
Dopo essere stati registrati si procede a fare un test di verifica della propria preparazione. Il mio test è durato molto molto poco, visto che al momento il mio vocabolario spaziava fra Hej e Hej då :). In ogni caso, oltre a valutare la conoscenza della lingua, l’ “esame” serve anche per essere indirizzati al corso più adatto al proprio livello di scolarizzazione nel paese di provenienza. Esistono tre diversi percorsi formativi, che vanno dal livello A al D. Un paio di settimane dopo il test si riceve a casa una busta con data e ora del primo incontro, nel mio caso sono bastati due giorni.
Fra le varie scuole convenzionate con lo stato, ho scelto quella nella sede di Alvik. Presentandomi con l’emozione dello scolaretto, sono stato accolto in una classe introduttiva, dove una “maestra”, prima in Svedese e poi in Inglese, ha spiegato come funzionerà il corso e ha distribuito i libri di testo: un libro di esercizi ed un libro di studio, quest’ultimo da restituire alla fine del corso.
Una rapida occhiata al testo mi ha fatto tornare alla mente le prime lezioni di inglese, in cui faccioni sorridenti si saltavano con frasi nello stile dei Teletubbies 🙂
Sono stato introdotto quindi alla mia classe: oltre alla mia conterranea Elena, i miei compagni provengono in buona parte dalla Polonia e poi da Bulgaria, Filippine, Colombia, Russia, Australia, Inghilterra, Cina e Thailandia. A parte una coppia sulla cinquantina, siamo tutti in una fascia di età fra i 25 ed i 40.
Le lezioni sono serali, cinque ore alla settimana divise in due lezioni (mezz’ora di esercitazione con programmi “multimediali”, alcuni carini altri risalenti apparentemente a fine anni ’80), per un totale che non ho ancora capito, ma dovrebbe aggirarsi sulle 450/500 ore! Alla fine di ciascuna “classe” c’è un esame di valutazione con voti in questa curiosa scala:
MVH | mycket väl godkänd | Excellent |
VG | väl godkänd | Very Good |
G | godkänd | Pass |
IG | icke godkänd | Did not pass |
Noi abbiamo due professori diversi nei due giorni della settimana, ma entrambi parlano ESCLUSIVAMENTE Svedese. Il primo impatto in effetti è piuttosto spiazzante, immaginate quanto sia difficile dare una risposta a una domanda che non si è nemmeno capita! Durante la lezione si sentono bisbigli prevalentemente in polacco e inglese maccheronico, e non è difficile incontrare sguardi smarriti, quelli almeno uguali in tutte le lingue :).
I compiti a casa sono affidati molto alla buona volontà, sebbene abbiamo già avuto un’interrogazione (sulle lettere dell’alfabeto, cosa più complicata di quanto potrebbe sembrare a chi non ha mai ASCOLTATO lo svedese 🙂 ).
L’atmosfera in classe è di buffo cameratismo (siamo tutti un po cresciutelli, e non abituati certo a tornare sui banchi di scuola) e di velato imbarazzo, dato che l’unica cosa in comune è la lingua che si sta imparando, che scivola in caso di disperazione all’approssimativo inglese intercontinentale, soprattutto quando si domandano a bassa voce interpretazioni su quello che il professore stia cercando di dire.
Gli argomenti sono allo stesso momento semplicissimi e vergognosamente complessi: non avrei mai immaginato che dopo aver passato 8 ore in ufficio a scrivere tre documenti tecnici su Search Engine Optimization, URL Rewriting Engines, Business Plan e Test Cases, la parte più difficile della giornata sarebbe stata re-imparare a leggere l’orologio!
PS: informazioni utili sul sito Spouses.nu .
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E’ lo stesso metro di giudizio utilizzato in università! ^__^
Ciao Mauron , sempre io da BC.com.
Ti segnalo tre cose:
1. “Allegro, ma non troppo” è in mano mia: sabato faccio il passaggio a mano con la prima della lista, che ho ricostruito.
2. “Come sono diventato stupido” mi è stato spedito: appena arrivo apro il nuovo ring; di entrambi metterò l’elenco nella je del libro, così potrai averli sott’occhio quando vuoi.
3. La ragazza che ha “Altà fedeltà” se è fatta viva nel forum BC-italy (immagino si sia rotta le palle di aspettare che BC-italia risorga …ehm): http://www.bookcrossing-italy.com/BCforum/viewtopic.php?p=430723#430723 Le ho consigliato di rilanciare il ring in tua vece. Dato che ero iscritta, mi sono re-iscritta: se non ci fossero altri partecipanti dopo averlo letto lo spedisco direttamente ai tuoi 😉
Ciao (e continua a goderti la Svezia ^^)
Cris