Mentre dopo aver consegnato i vari moduli venerdì scorso, mi ero messo dell’idea di lasciar passare almeno tre settimane da turista prima di poter dedicarmi alle “cose serie” grazie all’arrivo del Personnumber, e mi sono dedicato ad un giro turistico.
Sono partito martedì mattina, e lungo la strada mi hanno avvisato che in ufficio era arrivata una busta per me dallo Skattesverket; il mio primo pensiero è stato che, a causa di qualche imprecisione nella compilazione dei moduli, la mia domanda fosse stata rifiutata. All’apertura della busta, invece, ecco bello e pronto il mio personnumber! Assumendo che la busta sia partita lunedì (non credo proprio che a Stoccolma consegnino la posta in mattinata, ancora no, perlomeno), significa che invece che nelle previste due/tre settimane, la pratica è stata evasa in mano di due giorni!
Il foglio è di una semplicità spiazzante:
Indirizzo
Oggetto: Personnumber
Nome: Mauro Boffardi
Personnumber: xxxxx-xxxx
fine.
Di fatto, il personnumber è la data di nascita, seguita da un numero di quattro cifre, probabilmente progressivo.
Tornato dalle “vacanze” ho deciso di cimentarmi nelle operazioni burocratiche residue: l’apertura di un conto in banca e (quindi) di un’accesso Internet a banda larga e flat.
Le due banche principali sono SEB e Nordea. Quando mi sono presentato allo sportello Nordea per avere informazioni (altro turn-o-matic, ovviamente), il dialogo è stato più o meno del tipo:
Io: Buongiorno, vorrei aprire un conto corrente, e quindi conoscere le condizioni che applicate.
Bancario: Buongiorno! Uhmm… ha letto la presentazione sul nostro sito internet?
I: Si, ma vorrei qualcosa di più specifico, non ho trovato nulla sui costi
B: (sguardo interrogativo) costi?
I: Si, i costi fissi del conto, le operazioni…
B: Ah, si, se desidera una carta di credito VISA sono 240Kr al mese (meno di tre euro), per il resto niente.
I: Niente? Costo annuo di gestione del conto?
B: Uhm no, niente.
I: Canone mensile?
B: niente.
I: Spese di invio estratto conto?
B: no.
I: commissioni sull’utilizzo della carta di credito?
B: nulla.
I: Aha! Prelievo contante?
B: niente.
I: Uhm…. Prelievo da banche diverse dalla vostra?
B: Uh? beh, sempre niente, chiaro.
I: Prelievo dall’estero?
B: Solo fuori UE. In qualsiasi paese UE può prelevare Euro senza commissione.
I: Bonifici?
B: Niente spese.
I: Bonifici internazionali? Spese di bollo? Abilitazione alla gestione conto via Internet? Commissioni dispositive? Ricariche telefoniche? Costo di apertura conto? Costo di chiusura conto? Costo per operazioni allo sportello? Domiciliazioni?
B: (un po perplesso) Niente, le dico. L’unico costo è la carta di credito. Il suo conto sarà attivo dal momento in cui finiremo qui allo sportello, avrà un accesso temporaneo al sito con il quale potrà solo consultare lo stato del conto, e poi le spediremo a casa la carta di credito e lo speciale dispositivo di sicurezza per la chiave di accesso al sito (cambia ogni 15 secondi), in modo che poi possa anche fare bonifici. Ma per queste cose ho paura che ci voorà tempo.
I: ah, ecco. Tipo?
B: Essendo oggi venerdì, le arriveranno la settimana prossima, lunedì, forse martedì.
I: (commosso) dove c’è da firmare?
Incluso fra i servizi gratuiti, c’è anche il “Conto capitale”: si tratta di un secondo conto in cui è possibile spostare aventi e in dietro del denaro (gratuitamente, devo specificarlo?) del conto “corrente”.
L’idea è che se in qualche modo, ad esempio clonando la carta di credito, qualcuno dovesse rubare del denaro, potrà avere accesso solo a quello “corrente”, lasciando intatto il “gruzzolo”.
Sono uscito quindi con le mie nuove coordinate bancarie, e la documentazione sull’utilizzo del conto, del sito e del dispositivo di generazione della password, ovviamente nell’apposita versione inglese.
Il passo successivo è l’abbonamento ad uno dei vari Internet Service Provider. Dato che fra un 6/7 settimane cambierò indirizzo, non voglio ancora attivare una xDSL. A quanto pare vanno molto di moda le connessioni UMTS a banda larga, che si aggirano tutte ai 20€/mese per contratti dai 12 ai 24 mesi. Vediamo un po’.
Già che sono in centro, vado al negozio della Telia, un operatore che fornisce si accesso wireless che via cavo.
Davanti alla vetrina c’è un cordone di velluto ed una fila di persone: ho scelto proprio il giorno giusto, oggi c’era il lancio dell’iPhone!
Per fortuna la fila per i clienti “normali” è un’altra, ma i tempi d’attesa sono piuttosto lunghi (esatto, un’altro turn-o-matic), per cui mi imbosco in un negozio di periferia, aperto ad orario continuato (è circa l’una e mezza).
Tutte le pratiche si svolgono in pochi minuti: L’accesso è a 7Mbit in download e 1.2 in upload, il contratto è di 18 mesi da oggi, ma i mesi del 2008 non si pagano. NON ci sono limiti di traffico. In alternativa alla chiavetta USB, e per circa 100€ in più, ho scelto dare un router UMTS/Wi-Fi, in modo da poter condividere la rete con altri apparecchi in casa. Sarebbe tutto attivo immediatamente, ma a causa della ressa per gli iPhone i sistemi di attivazione del contratto sono fuori uso. L’operatore mi chiede il numero di telefono, e mi garantisce che mi avviserà appena riuscirà ad attivare la SIM. Tre ore dopo, stavo già controllando la posta sul divano di casa mia, con l’iPod touch in wireless.
Neat!