Geshwa Olers e il viaggio nel Masso Verde’ è ambientato nell’antico mondo di Stedon (âcolui che rimaneâ, nell’antica lingua del posto), in un nostro ipotetico passato. Le ambientazioni prendono ispirazione dal Veneto e dal nord-Italia, identificando così il romanzo come ‘med-fantasy’ (fantasy mediterraneo), ovvero un genere che riprende le tradizioni e i luoghi della nostra penisola e li fonde con il fantasy.
In questo primo romanzo si racconta principalmente di Senfe, cittadina di Stedon in cui il protagonista abita con la sua famiglia, e il massiccio montuoso denominato Masso Verde, un posto affascinante quanto pericoloso, abitato da elfi, gnomi e creature malvagie riprese in parte dalla tradizione fantasy, e in parte ridisegnati dall’abilità dello scrittore.
– La trama –
âNella città di Senfe, ai margini inferiori del Masso Verde, un lumicino era acceso nella stanza del ragazzo. La nonna gli stava raccontando una storia.â
Geshwa e Nargolìan, due giovani amici, scoprono – durante una delle loro scorribande notturne – che una potente magia è stata scagliata sulla Palude di Sobis. Ascoltando i discorsi degli adulti, e cercando di racimolare informazioni in ogni modo, i due riescono a capire che non si tratta di niente di buono: già nel passato simili avvenimenti erano stati accompagnati da segni di morte. Sitòr, padre del giovane Geshwa, decide quindi che lui e il figlio devono allontanarsi da Senfe e raggiungere la tenuta della ricca zia del ragazzo ad Alsi Farsy. Avvertiti Nargolìan e sua nonna Bilette che qualcosa sta per accadere vicino la loro cittadina, i due si mettono in viaggio, sapendo che la strada sarà lunga e per niente semplice: gli aspetta l’attraversamento del Masso Verde, con le sue insidie e le sue meraviglie.
Qui Geshwa, appena sedicenne, farà infatti diversi incontri e diverse scene â un misto fra sogni e premonizioni â appariranno davanti ai suoi occhi. Fra figure impiccate, fade e orchi, gnomi ed elfi, Geshwa maturerà e si renderà conto che qualcosa attorno a lui sta cambiando. La figura del padre, severa ma altrettanto paterna, nonché fondamentale in questo tratto, sarà l’unico punto di supporto al ragazzo in questo viaggio, non solo fisico ma anche spirituale, sinonimo di crescita interiore.
Con l’arrivo al casolare di zia Alsi, le avventure di Geshwa però non termineranno: un lutto si abbatterà su di lui e sul padre, ma, grazie all’arrivo dell’amico Nargolìan e di un gruppo di commedianti, il ragazzo riuscirà a superare il momento. E sarà proprio con il suo amico, interessato alla magia, che deciderà di esplorare la zona circostante, venendo infine a conoscenza di ciò che si nasconde nelle vicine cave d’argilla… Fuggiti per un soffio al pericolo, la scelta di Geshwa non può che essere una sola…
– Dove –
su http://geshwa.splinder.com
www.stedon.it/geshwa2.html
www.zaffoni.it