Karaoke esistenziale: I Just Don’t Think I’ll Ever Get Over You – Colin Hay

Per la serie divertiamoci a tradurre l’intraducibile, ecco un’altra canzone tratta dalla colonna sonora di Scrubs, I Just Don’t Think I’ll Ever Get Over You.
“Get over with” è una di quelle combinazioni di parole che in italiano si rendono con un intero paragrafo, e fra l’altro cambia significato a seconda della persona a cui si riferisce. “Get over with you/it” significa “farsi passare”, “superare”, “andare oltre”. Lasciarsi alle spalle una persona, o un’esperienza, e ripartire. Tradotto così nel testo della canzone sarebbe stato lungo o inappropriato, così ho scelto “dimenticarti”, anche se il significato non è esatto, rende l’idea.
Voi in che modo l’avreste reso in una o due parole?

Colin Hay: I Just Don't Think I'll Ever Get Over You
I drink good coffee every morning
Comes from a place that's far away
And when I'm done I feel like talking
Without you here there is less to say
I don't want you thinking I'm unhappy
What is closer to the truth
That if I lived till I was 102 (1)
I just don't think I'll ever get over you
I'm no longer moved (2) to drink strong whisky
'Cause I shook the hand (3) of time and I knew
That if I lived till I could no longer climb my stairs
I just don't think I'll ever get over you
Your face it dances and it haunts me (4)
Your laughter's still ringing (5) in my ears
I still find pieces of your presence here
Even after all these years
But I don't want you thinking I don't get asked to dinner
'Cause I'm here to say that I sometimes do
Even though I may soon feel the touch of love
I just don't think I'll ever get over you
If I lived till I was 102
I just don't think I'll ever get over you
Colin Hay: I Just Don't Think I'll Ever Get Over You
Bevo del buon caffè tutte le mattine
Viene da un posto molto lontano
E quando ho finito mi va di parlare
Senza te qui c'è molto meno da dire
Non voglio che pensi che sia infelice
Ciò che si avvicina di più alla verità
E' che se anche vivessi fino a 102 anni
Penso solo che non riuscirei a dimenticarti
Mi è passato il bisogno di bere whisky forti
Perchè ho stretto la mano del tempo e ho capito
Che se anche vivessi fino a quando
non sarei più in grado di salire le mie scale
Penso solo che non riuscirei a dimenticarti
Il tuo viso danza e mi segue sempre
La tua risata tintinna ancora nella mia testa
Continuo a trovare segni della tua presenza qui
Anche dopo tutti questi anni
Ma non voglio che pensi che non riceva inviti a cena
Perchè sono qui per dire che ogni tanto succede
Nonostante io forse possa sentire presto il tocco dell'amore
Penso solo che non riuscirei a dimenticarti
Se anche vivessi fino a 102 anni
Penso solo che non riuscirei a dimenticarti...

(1) Il tempo esatto è “se avessi vissuto fino a 102”, ma suonava male e soprattutto coordinare il tempo con “non riuscirei a dimenticarti” diventava piuttosto ardua. UPDATE: mi confermano che questa forma verbale si chiama “periodo ipotetico del terzo tipo”, e che si tratta di un modo della lingua inglese di esprimere un periodo ipotetico in assenza di congiuntivo. Il modo in cui ho tradotto la frase, quindi, è (incredibilmente!) corretto.
(2) To be moved to = essere spinto a. (Da non confondere con “get moved”, che può essere anche “commuoversi”)
(3) Shook the hand: il gesto vero e proprio di darsi la mano, segno di saluto o, forse, in questo caso, di rappacificazione.
(4) Haunt: perseguitare, ossessionare, addirittura infestare (haunted house). L’ho reso più… gentile
(5)Ringing=squillare di campanella, per estensione squillo del telfono. In italiano “squillare” sarebbe stato un po forte, ho scelto una figura retorica simile.