Michel Houellebecq – Le particelle elementari

1999, Ed.SuperPocket, 4,90€
Dopo un lungo periodo di relax fra libri fantasy e saggi divulgativi scientifici ho provato a riavvicinarmi alla letteratura più impegnata, lasciandomi incuriosire dal titolo vagamente metafisico di quest’opera di Houellebecq.
Le premesse sono interessanti: due fratelli, con diverse storie alle spalle, e diversi approcci alla vita, percorrono le loro strade in parallelo, fino alla conclusione delle loro esistenze.
Inizialmente sono stato intrigato dalla storia, grazie ad una mia discreta identificazione con M.Djerzinski, ed alla tendenza dell’autore di inserire qua e là delle spiegazioni a livello microscopico di quanto avviene nel mondo dei personaggi, per richiamare certo le “particelle elementari” del titolo, e per esaltare la filosofia di vita profondamente deterministica di questo protagonista.
Il fratello Bruno è l’opposto, e vive una vita basata sul rapporto animale, profondo e carnoso con le persone che gli stanno accanto.
Purtroppo però dopo i primi capitoli la storia prende una strana inclinazione, diventando una specie di versione contemporanea di “Narciso e Boccadoro” di Hesse, ma basata soprattutto sulla storia di Bruno, condita e puntellata da descrizioni lubriche e pornografiche che alimentano il poco di fantasia morbosa necessaria a proseguire con la lettura, un po come l’effetto che mi fanno i libri di H.Miller.
L’argomento di fondo del libro viene sommerso da questo stile di racconto, fino a riemergere a fatica nelle ultime pagine, con un pseudo colpo di scena nell’epilogo.
Un parere sincero? Mi sono profondamente annoiato, e le mie aspettative sono state metodicamente deluse. Non vorrei essere troppo categorico, ma sembra il racconto di un uomo amareggiato ed avviato alla vecchiaia, che cerca di mantenere un atteggiamento cinico e “navigato” alla vita, aggiungendoci qualche tocco di carattere vagamente eroico per giustificare gli sbagli di navigazione in una vita tempestosa, e la volontà di scandalizzare e filosofeggiare a tutti i costi.
Sei meno meno, se avete voglia di passare qualche giorno nelle vesti di uno scafato radical-chic.