L’avvelenata – Canto del programmatore

Non me ne voglia Guccini per questa mia libera interpretazione della sua “Avvelenata”.
Uno sfogo di un programmatore:

Ma se io avessi previsto tutto questo, (dati causa e pretesto),
le attuali conclusioni
credete che per questi quattro soldi, men che mai soddisfazioni,
avrei scritto applicazioni
va be’, lo ammetto che mi sono sbagliato
e accetto il co.co.pro., e così sia
chiedo tempo, sono della razza mia, per quanto grande sia
il primo che ha studiato.
Mio padre in fondo aveva anche ragione, a dir che la pensione
è davvero importante
mia madre non aveva poi sbagliato, a dir che un commerciale
prende più di un laureato
giovane e ingenuo io ho perso la testa
sian stati i libri, o il mio tecnicismo
e un cazzo in culo e niente a cui aspirare, beghe da sbrogliare,
son quello che mi resta.
Voi P.M., voi personaggi austeri, militanti severi,
chiedo scusa a “vossia”
però non ho mai detto che soluzioni si fanno con predizioni,
si possa far economia
programmo quando posso e come posso
senza analisi, commessa o requisiti,
fatturare o no non passa fra i miei rischi, analizzate
i miei dischi
e fissate scadenze.
Secondo voi, ma a me cosa mi frega di assumermi la bega
di compilare rapportini
godo di più nell'inventare, comunque programmare,
o al limite a navigare
ma poi d’umore nero comunque scrivo
frugando dentro a codici infami
di solito ho da far cose più serie, guidar fra le interperie,
o mantenere il mutuo.
Io tutto, io niente, amministratore ed utente, io programmatore, relatore,
io grafico, io analista
io in cravatta, io senza soldi, io commerciale, io diverso ed io uguale,
impiegato, operaio, sindacalista
io marketing perché le demo so preparare
io falso, io vero, io genio e io cretino
io solo, qui, alle otto del mattino, l’angoscia e un caffettino
e voglia di bestemmiare.
Secondo voi, ma chi me lo fa fare, di stare ad ascoltare,
chiunque ha un tiramento
ovvio il capo dice “sei depresso”, nemmeno dentro al cesso,
possiedo un mio momento
e io che ho sempre detto che era un gioco
saper usare o no un certo linguaggio
colleghi il gioco si fa peso e tetro, comprate il mio didietro
io lo vendo per poco.
Compagni commerciali, eletta schiera, che si vende anche di sera,
per un po’ di milioni
voi che siete capaci, fate bene, a aver le tasche piene,
e non solo i coglioni
che cosa posso dirvi? Andate e fate, tanto ci sarà  sempre, lo sapete
un apprendista un tecnico esaurito, un ingegnere o un perito, 
a parar le cazzate.
Ma se io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto,
forse farei lo stesso
mi piace far grafica e programmi, mi piace far diagrammi,
poi sono nato fesso
quindi tiro avanti e non mi svesto
dei panni che sono solito portare
ho tante cose ancor da raccontare per chi vuole ascoltare
e a culo tutto il resto.