Non me ne voglia Guccini per questa mia libera interpretazione della sua “Avvelenata”.
Uno sfogo di un programmatore:
Ma se io avessi previsto tutto questo, (dati causa e pretesto), le attuali conclusioni credete che per questi quattro soldi, men che mai soddisfazioni, avrei scritto applicazioni va beâ, lo ammetto che mi sono sbagliato e accetto il co.co.pro., e così sia chiedo tempo, sono della razza mia, per quanto grande sia il primo che ha studiato. Mio padre in fondo aveva anche ragione, a dir che la pensione è davvero importante mia madre non aveva poi sbagliato, a dir che un commerciale prende più di un laureato giovane e ingenuo io ho perso la testa sian stati i libri, o il mio tecnicismo e un cazzo in culo e niente a cui aspirare, beghe da sbrogliare, son quello che mi resta. Voi P.M., voi personaggi austeri, militanti severi, chiedo scusa a âvossiaâ però non ho mai detto che soluzioni si fanno con predizioni, si possa far economia programmo quando posso e come posso senza analisi, commessa o requisiti, fatturare o no non passa fra i miei rischi, analizzate i miei dischi e fissate scadenze. Secondo voi, ma a me cosa mi frega di assumermi la bega di compilare rapportini godo di più nell'inventare, comunque programmare, o al limite a navigare ma poi dâumore nero comunque scrivo frugando dentro a codici infami di solito ho da far cose più serie, guidar fra le interperie, o mantenere il mutuo. Io tutto, io niente, amministratore ed utente, io programmatore, relatore, io grafico, io analista io in cravatta, io senza soldi, io commerciale, io diverso ed io uguale, impiegato, operaio, sindacalista io marketing perché le demo so preparare io falso, io vero, io genio e io cretino io solo, qui, alle otto del mattino, lâangoscia e un caffettino e voglia di bestemmiare. Secondo voi, ma chi me lo fa fare, di stare ad ascoltare, chiunque ha un tiramento ovvio il capo dice âsei depressoâ, nemmeno dentro al cesso, possiedo un mio momento e io che ho sempre detto che era un gioco saper usare o no un certo linguaggio colleghi il gioco si fa peso e tetro, comprate il mio didietro io lo vendo per poco. Compagni commerciali, eletta schiera, che si vende anche di sera, per un poâ di milioni voi che siete capaci, fate bene, a aver le tasche piene, e non solo i coglioni che cosa posso dirvi? Andate e fate, tanto ci sarà sempre, lo sapete un apprendista un tecnico esaurito, un ingegnere o un perito, a parar le cazzate. Ma se io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, forse farei lo stesso mi piace far grafica e programmi, mi piace far diagrammi, poi sono nato fesso quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che sono solito portare ho tante cose ancor da raccontare per chi vuole ascoltare e a culo tutto il resto.
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La rima c’è, ma provando a canticchiarla sull’aria originale noto qualche impuntamento.
Comunque trasmette un senso di fondo: siamo alla canna…del gas!
Ps. C’è almeno un errore ortografico: ingengnere.
Ciao
secondo me lavori come consulente a engineering!
Tutto il mondo é paese… 🙂