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Jonathan Stroud, Ed.Salani L’amuleto di Samarcanda, 2004, 16,50⬠su BOL L’occhio del Golem, 2005, 18,00⬠su BOL La porta di Tolomeo, 2006, 18,00⬠su BOL Qui è da un po che con le recensioni di libri si batte la fiacca, per cui recupererò con un’intera trilogia. E’ impossibile commentare l’opera di Stroud senza metterla in relazione al maghetto per eccellenza, sua maestà Harry Potter: ambientato in una Londra quasi contemporanea, narra di un orfano apprendista stregone che svela oscuri complotti con l’aiuto di poteri occulti. Ma le analogie finiscono qui, e non necessariamente Stroud ne esce perdente: a livello di divertimento puro, non esito a preferire Bartimeus ai personaggi della Rowling. Ma andiamo con ordine. |
Il protagonista si chiama John Mandrake, e già nel nome c’è un filo di autoironia. Mandrake, comunque, ha il privilegio di nascere mago, in una società in cui tutto il potere è concentrato nelle mani della sua casta. Il governo, i vari ministeri, sono tutti occupati da dinastie di stregoni, mentre i comuni vivono una vita sottomessa, come sudditi, o gregge al pascolo.
A differenza di Hogwarts, la magia non è una cosa innata che si impara a maneggiare, ma deriva dall’evocare dall’Altro Luogo, in accuratissimi pentacoli dei demoni, che sono quindi schiavizzati e assoggettati ai capricci del padrone.
Tutto ciò che è magico è dovuto all’imprigionamento di semplici folletti, insipidi foliot, potenti jihn, temibili afrit e spaventosi marid (e altro ancora).
Mandrake, pur bambino, ha tutte le caratteristiche di un adulto, ossia sostanzialmente un caratteraccio: ambizione, sprito di rivalsa, sete di potere. Brucia tutte le tappe, e di nascosto, ancora apprendista, chiama a sè Bartimeus, un jihn potente, con una lunga vita alle spalle, ironico, e anche un po sbruffone. Questa improbabile coppia rimane legata da uno.. stallo tecnico, e i due personaggi affrontano nei tre libri tre fasi di un gigantesco complotto.
La lettura è piacevolissima, Bartimeus racconta in prima persona quello che gli è capitato, e non smette mai di far notare le spiacevolezze e le incongruenze dei perfidi padroni umani. Dato che i dem- i jihn hanno una mente molto meno ristretta di quella umana, continua a divagare nei suoi racconti, affollando la narrazione di note a piè di pagina che sono più divertenti della narrazione stessa.
La trama è ricca di colpi di scena, ma mai scontati, e gli intrecci molto intelligenti. Ciascuno dei tre libri ha un inizio e una fine propri, ma solo alla fine del terzo si capisce la portata di tutti gli eventi.
Un consiglio assoluto per tutte le persone con fantasia e… spirito.
In un cerchio il mago era occupato a strizzarsi il cervello. Riordinava le idee, preparava l’incantesimo. Nell’altro, la colonna di fumo galleggiava avanti e indietro come una tigre in gabbia. Notai che a entrambi i pentacoli erano stati grattati dei buchi nel perimetro, per permettermi un passaggio immediato da una parte all’altra. Accidenti se si fidavano… avrei potuto sgaiattolare fuori subito ed ingollarmeli tutti e due per poi andarmene canticchiando felice. E una parte di me aveva una gran voglia di farlo, non fosse altro per vedere l’espressione sulla faccia del mio vecchio padrone. Erano passati secoli dall’ultima volta che avevo divorato un mago 1. […] Con rincrescimento, resistetti alla tentazione.
1 Qualche centinaio d’anni prima avevo avuto un padrone Ceco incline a mettere su pancia. Io lo criticavo sempre per la sua cattiva forma fisica, e così accrescevo in lui un senso di indispettito fastidio. Una notte lo sfidai a toccarsi le dita dei piedi mentre era nel pentacolo. Lui ci riuscì valorosamente, ma nel farlo sporse il deretano oltre il margine del cerchio, permettendomi di spezzare i legami. Sebbene fosse quel tantino troppo grasso, devo dire che il sapore era gustosissimo.
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Questa trilogia è veramente unica,sia per come sa prendere il lettore ke per come riesce a stupirti pagina dopo pagina.La sua è una trama ke si basa sull’ironia beffarda di Bartimeus,ma ke cambiando da personaggio a personaggio sa spiegare con cura tutto ciò ke succede.Tutto è cominciato con l’evocazione di Bartimeus fatta da Nathaniel quando era ancora apprendista.Nathaniel chiesa a Bartimeus di rubare a Simon Lovelace l’Amuleto di Samarcanda non tanto xkè gli servisse,ma per fare una ripicca al mago che aveva osato ridicolizzarlo in pubblico.Insieme i due protagonisti hanno affrontato tante avventure,sventando colpi di stato e sterminii della popolazione comune;sempre accompagnati dall’incomparabile humor di Bartimeus.Lui non perde un’attimo per vantarsi di tutti i suoi nomi(Bartimeus,N’gorso il Possente,Shakr al’jinni,Serpente dalle ali d’argento)e di tutte la sue imprese,a volte anche esagerandole,soprattutto durante le battaglie, quando in realtà sta tentando in tutti i modi di scampare la morte.Una cosa veramente fantastica sono le note in fondo alla pagina di Bartimeus,che talvolta sono anche più affascinanti e divertenti del testo stesso.Tutte le avventure e gli sforzi del primo e del secondo libro si uniscono in un finale mozzafiato che fa veramente capire l’indivisibile legame tra Nathaniel e Bartimeus.
Consiglio questo libro a tutti coloro che hanno voglia di ridere e provare forti emozioni leggeno questa trilogia fantasy che è veramente un capolavoro di scrittura
adoro qst trilogia…è veramente bellissima, ricca di colpi di scena e suspance…. e naturalmente l’irresistibile ironia di bartimeus!! alla fine del terzo volume tutti i nodi vengono al pettine svelando l’intensità del rapporto tra bartimeus e nath… consigliatissssssssimo!!!!!!!
secondo me questa trilogia vale il triplo della saga di Harry Potter! Confermo tutto quello che è già stato detto. Aggiungo che mi fa incavolare la scarsa popolarità di questa saga confrontata con quella di Eragon (insulso!!). Cmq sia se uno vuole anche essere profondo dietro la trilogia di Bartimeus c’è anche una critica alla società in cui il potere rimane sempre in mano a gruppi ristretti!!
Un vero capolavoro…
Ho letto con entusiasmo i tre libri… e ho seguito con passione le vicende di Nathaniel/Mandrake e Bartimeus… A mio parere interessante la visione di Stroud sul mondo dei maghi… ambientazione azzecattisima una Londra tetra e cupa, soffocata dal potere dei maghi… Narrazione scorrevole, lettura piacevolissima… molto originale riguardo ai diversi punti di vista in cui è narrata la vicenda, dagli occhi di Nathaniel, a quelli ironici di Bartimeus, a quelli realistici di Kitty…
L’ultimo capitolo della saga a degna conclusione di una trilogia che va oltre al semplice scritto… lanciando messaggi molto profondi…
con un Mandrake che riesce a tornare ad essere Nathaniel…
una saga eccezionale da non perdere!!!
ho conosciuto questa trilogia per caso ma dopo aver letto il primo volume ho letteralmente divorato gli altri due…non c’è che dire scritta benissimo e sempre animata dalle spiritose battute di bartimeus!!!dopo di che mi sono fiondata su internet per vedere altri libri di stroud ma sono rimasta molto delusa…Consiglio questa ottima trilogia a tutti!!! e un grandissimo complimento all’autore!!! D.D.