Succede sempre cosi’, all’improvviso. Stai facendo la tua brava coda in macchina, ripassando quello che dovrai dire e chiedere al cliente, e quando la radio si accorge che sei distratto, che hai le difese abbassate, ti pugnala a tradimento con un attacco di pianoforte.
E quasi non te ne accorgi, almeno fino a quando alle analisi e ai progetti si sovrappongono vecchie foto in bianco e nero, come quella che ti scattai a tua insaputa al matrimonio di M, appoggiata alla porta di quella vechia chiesetta dei colli toscani.
Replay – Samuele Bersani Dentro al replay fra miliardi di altri ci sei e non hai scia luminosa d’auto anche di periferia come i sogni che farai o prenderai a noleggio quando ti addormenterai con le scarpe sul letto Dentro al replay con la testa girata un po’ in sù a fotografia ci sei anche tu prima di andare via “se rimango ancora qui è come se morissi e guardandomi allo specchio ad un tratto sparissi” Cadono le stelle e sono cieco e dove cadono non so cercherò, proverò, davvero ad avere sempre su di me il profumo delle mani riuscire a fare sogni tridimensionali non chiedere mai niente al mondo solo te come una cosa che non c’è cercando dappertutto anche in me ti vedo Dentro al replay per un attimo c’ero e anche lei ma in quel momento qualcosa ho cancellato si è fermato il tempo, la sua regolarità e come se morissi è sparita anche la luna, è cominciata l’eclissi Cadono le stelle allora è vero e io non so se ci sarò dove andrò non lo so se lo merito o no se correggerò gli effetti dei miei guasti nucleari se troverò il coraggio ti telefono domani e più sarò lontano e più sarò da te dimenticato e muto come uno che non c’è tornerò, tornerò davvero a sentire su di me profumo delle mani di notte io farò sogni tridimensionali senza chiedere mai niente al mondo neanche a te senza chiedermi perché ti vedo dappertutto anche in me ti vedo |
E ti sei davvero addormentata con le scarpe sul letto, quando quella sera mi mostrasti con orgoglio il tuo appartementino al piano terra a Milano, trionfante di quella conquista di liberta’, ancora con addosso il vestito elegante del lavoro, e ti guardavo sognare fra le mie braccia, mentre le lacrime che mi bagnavano il petto scavavano a fondo, cercando di andare’ piu’ giu’. E poi alla mattina, di corsa, ciascuno a riprendere la propria vita, in sospensione fino alla prossima volta, il prossimo appartamento in affitto, la prossima macchina a noleggio, prima di tornare nuovamente in Campo dei Fiori…. |
Chissa’ se da allora ha davvero imparato a sognare, se sei riuscita a far volare l’aquilone. Chissa’ se il tuo cuore e’ risucito a respirare aria fresca e pulita, o e’ ben protetto in un uno scrigno di cemento di razionalita’, di cose giuste da fare, di doveri, di rivendicazioni… Che ridere, pensare che in quel periodo costruivi macchine per analizzarlo, il cuore, capirne il funzionamento nelle sue parti piu’ minusucole, tracciare diagrammi, determinare dinamiche, vederlo in bianco e nero, a colori e in 3D, quando sarebbe bastato ascoltarlo… |
Giudizi Universali – Samuele Bersani Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza complicare il pane ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l’aquilone, togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace Liberi com’eravamo stato, dei centimetri di libri sotto i piedi per tirare la maniglia della porta e andare fuori come Mastroianni anni fa, come la voce guida la pubblicità ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini per scivolare meglio sopra l’odio Torre di controllo, aiuto, sto finendo l’aria dentro al serbatoio Potrei ma non voglio fidarmi di te io non ti conosco e in fondo non c’è in quello che dici qualcosa che pensi sei solo la copia di mille riassunti Leggera leggera si bagna la fiamma rimane la cera e non ci sei più… Vuoti di memoria, non c’è posto per tenere insieme tutte le puntate di una storia piccolissimo particolare, ti ho perduto senza cattiveria Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l’aquilone togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace Libero com’ero stato ieri ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori come Mastroianni anni fa, sono una nuvola, fra poco pioverà e non c’è niente che mi sposta o vento che mi sposterà Potrei ma non voglio fidarmi di te io non ti conosco e in fondo non c’è in quello che dici qualcosa che pensi sei solo la copia di mille riassunti Leggera leggera si bagna la fiamma rimane la cera e non ci sei più, non ci sei più, non ci sei⊠|
Spaccacuore – Samuele Bersani Spengo la TV e la farfalla appesa cade giù ah, succede anche a me è uno dei miei limiti. Io per un niente vado giù se ci penso mi da i brividi. Me lo dicevi anche tu dicevi tu … Ti ho mandata via. Sento l’odore della città non faccio niente, resto chiuso qua. Ecco un altro dei miei limiti. Io non sapevo dirti che solo a pensarti mi da i brividi anche a uno stronzo come me come me … Ma non pensarmi più, ti ho detto di mirare L’AMORE SPACCA IL CUORE. Spara! Spara! Spara, Amore! Tu non pensarci più, che cosa vuoi aspettare? L’AMORE SPACCA IL CUORE. Spara! Spara! Spara, dritto qui … So chi sono io anche se non ho letto Freud. So come sono fatto io ma non riesco a sciogliermi ed è per questo che son qui e tu lontana dei chilometri che dormirai con chi sa chi adesso lì … Ma non pensarmi più, ti ho detto di mirare L’AMORE SPACCA IL CUORE. Spara! Spara! Spara, Amore! Ma non pensarmi più, che cosa vuoi aspettare? L’AMORE SPACCA IL CUORE. Spara! Spara! Spara, dritto qui … |
Che folle, io, a cercare di scardinare tutti quei macchinari, strappare i fili, senza prometterti niente in cambio. Forse non ha fatto bene a nessuno dei due. E alla fine ho trovato il telecomando, quello che si nasconde sempre fra i cuscini dell’esistenza, l’ho guardato e ..puff! ho spento tutto, rimanando al buio a guardare le stelle sul soffitto. Niente anomalie, niente incognite, niente disfunzioni, prosegui la tua vita come l’hai pianificata, senza elementi estranei. Io sto qui, magari penso ad altro, magari credo che non sia mai esistito nulla, che a nord di Milano ci sia solo lo smog e sulle spiagge della Grecia i turisti col capanno e i pescatori… |

(Grazie al sito di Samuele Bersani)