Ricordate la questione del povero Luca Armani, produttore di timbri che, quando internet era ancora un giochino per geek, registrò il dominio Armani.it, per poi vedersi riversare addosso una causa legale plurimiliardaria da Armani Giorgio?
Al contrario delle favole, qui il male trionfa. Visto il costo degli atti legali ed il rischio di dover pagare una penale da 2500⬠al giorno arrivata ormai a quote stratosferiche, ha rinunciato alla difesa.
E’ da notare che invece un certo Marcello Gucci, produttore di vestiario all’ingrosso, fu assolto dalle stesse accuse perche “non poteva crearsi un pericolo di confusione perché quegli stessi operatori non avrebbero mai confuso un capo di alta gamma Gucci con un capo economico proveniente da Marcello Gucci”.
Se invece fosse reale il rischio di comperare un timbro Armani quando in realtà si voleva un vestito, lo lascio giudicare a chi abitualmente compra Armani.
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