Il trionfo dei sensi

mah, così non rendeE’ iniziata l’estate, oggi.
Dopo un giro in bicicletta sull’argine, in mezzo ai pioppi fruscianti, ancora fresco di doccia, e con una piacevole stanchezza nelle gambe, ho preparato la mia cena sulla terrazza, per la prima volta dell’anno.
Davanti a me il tramonto, che inonda di luce gialla gli alberi tutt’intorno, e crea misteriose forme di uccelli selvaggi con le nuvole del cielo, viola e azzurre. Il verde brillante dei gelsomini che copre i riflessi argentati delle foglie dei pioppi lontani… E’ in questa atmosfera surreale, dorata, che i sensi si affinano, e il presente ed il passato giocano a rincorrersi.

Sul tavolo una tovaglietta messicana, una bottiglia di vino rosso del Trasimeno e una fiorentina fumante, ricordi di amici, presenti, distanti.
Nell’aria le note di Shine on You Crazy Diamond, che volteggiano sinuose e dense di altri ricordi, di altre persone, con gli assoli di merli, tortore, fruscio di foglie verdi rinate alla vita.
La brezza porta odori di erba tagliata e dei primi fiori, promesse di frutta matura e di terra bagnata, che fanno da contrappunto al profumo di borotalco che veleggia nell’aria dai panni lavati di fresco e asciuati al sole. La fiorentina emana ricordi di braci all’aperto, estate, compagnia festosa, e il vino di calore, marmellata di prugne, spezie, legno antico che riposa in silenziosi casolari di campagna.
I sapori sono più veri: la clorofilla delle foglie di insalata, l’olio e il rosmarino di pendici assolate in riva al mare, l’aglio forte e generoso, il pane con le sue fragranze di lievito, di sole, il caffè tostato sotto il cielo di paesi lontani.

E tutte queste sensazioni, piano piano, con il calare del sole oltre l’orizzonte, che ti cullano, ti accarezzano, e delicatamente, in punta di piedi, si affievoliscono, lasciando il posto, con strano pudore, a una falce di luna e una stella ammiccante.


Oh, man, a volte la felicità è nelle piccole cose.