Ho sorriso vedendo la striscia sul caratere delle donne, poi, ieri sera… A proposito del ‘carattere delle donne’, mi è venuta voglia di raccontare un piccolo e semplice episodio che mi è accaduto ieri sera.
Me ne stavo tranquillamente seduto sul divano, guardando la televisione innocentemente abbracciato alla mia compagna.
Il film non era un granchè, e probabilmente per qualche istante il mio sguardo è stato ‘assente’, la cosa non è sfuggita alla mia dolce metà , ed è scattata la domanda terrore di ogni uomo : “cosa c’è”, in quel preciso istante ho percepito che ero in un vicolo cieco.
Ho tentato la difesa classica, minimizzare, ignorare, quindi ho risposto con il classico “..niente..”, ma sapevo non sarebbe bastato.
Infatti, si è innescato il loop previsto: “cosa c’è”, “niente”, “cosa c’è”, “niente”…e così via, ed ogni volta percepivo l’avvicinarsi del pericolo, e così è stato, alla sesta o settima iterazione la domanda si è modificata, ed è diventa “…ti conosco, cosa c’è”… Panico !!!
Ero sotto scacco, rispondere ancora una volta “niente” significava implicitamente dichiarare “non è vero che mi conosci”, e questo, per la strana proprietà transitiva che lega questa cose avrebbe implicato “tutto il nostro rapporto è in crisi e da discutere”.
Allarme rosso.
Unica via di fuga, la menzogna, a fin di bene, ma sempre menzogna: “…ma, stavo pensando ad un preventivo che devo fare domani…”, e la risposta di Lei, compiaciuta “vedi che Ti conosco”.
Stallo !!! Partita pareggiata, in certi momenti equivale ad una vittoria.
Questo semplice episodio mi ribadisce che non sempre la verità paga, specialmente quando si ha a che fare con delle donne, ed in secondo luogo: la prossima volta dovrò chiudere gli occhi quando dormo.