Il Profumo


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Costretto a casa da una gastroenterite da intossicazione (maledetto salame ferrarese fatto in casa da un amico!!!), mi sono trovato a rileggere, in bagno, Il Profumo di Patrik Suskind. Ok, leggere Il Profumo in bagno è come leggere Ricette Immorali di M.V. Montalban o La Cucina di Bahia della Allende durante una dieta dimagrante…ma tant’è.
Per chi, come me, il mondo degli aromi ha qualcosa di magico e persino superiore a quello che possiamo vedere con gli occhi, perchè più nascosto, esclusivo ed elusivo, questo libro sembra scritto ad hoc. La storia è, senza mezze misure, geniale. Il filo conduttore è perfetto, coerente, semplicemente geniale. Un uomo malvagio secondo i nostri canoni, o forse semplicemente un superuomo diverso, la zecca Jean-Baptiste Grenouille, tramite la conquista e la padronanza dell’universo olfattivo giunge a conquistare il mondo, il suo mondo, fino all’epilogo sconcertante ma altrettanto coerente.
Il libro è assolutamente da leggere, consigliabile a chiunque senza mezze misure, anche perchè comunque sia è breve e scritto in modo molto facile. Al limite è un po’ duro per gli stomaci più deboli…ma se siete sopravvissuti ad una ricetta di Mauron potete tranquillamente affrontare questa prova.
Per non dare l’impressione di prendere una percentuale sulle vendite, devo dire che il libro non regge una seconda lettura, perchè ciò che lo rende un capolavoro è l’idea alla base, il plot…ma Suskind, secondo il mio modesto avviso, non è un grande scrittore. Il libro è fin troppo facile a leggersi, elementare, al limite della prevedibilità . Ma meglio così, fosse stato anche bello non avrei letto altro.
Suggerimento in coda: se potete, andate a Grasse. Io ci andai, trascinato dalla passione per i profumi, prima di leggere questo libro…potete immaginare la mia sorpresa nel notare nel protagonista lo stesso percorso…anche se mosso da altre finalità . Non troverete la stessa magia perchè ormai in Provenza si coltiva per uso “industriale” solo la lavanda, il resto della materia prima proviene da fuori…ma visitare una profumeria merita comunque la visita (io ho visitato Fragonard, ma ce ne sono altre probabilmente più meritevoli).