Non ti muovere

Non Ti MuovereMargaret Mazzantini, ed.
‘I Miti’ Mondadori,
4,90€
In base a numerose “segnalazioni”, ho reperito
l’edizione economica (veramente bella per essere tale, in cartonato) e mi
sono immerso nella lettura.
Una ragazza, Angela, non rispetta uno stop, e
viene portata all’ospedale di suo padre Timoteo, un affermato chirurgo. L’uomo,
sconvolto, in attesa che finisca l’operazione che deciderà il destino della
figlia, ripensa alla sua vita, e racconta alla ragazza la relazione
extraconiugale che vissuto poco prima di diventare padre.
Il contesto
narrativo è sicuramente efficace, e l’intenzione del romanzo…è quella di raccontare i drammi e le passioni di una relazione che sembra
gettare alle ortiche una moglie giovane e bella, una vita di benessere, e una
carriera affermata.
La lettura scorre veloce e piacevolmente, ed è facile
lasciarsi coinvolgere dalle vicende dei protagonisti.
Le parti più toccanti
sono quelle in cui il padre si rivolge alla figlia, nei piccoli intervalli che
ci sono fra i vari flashback.
Ora, però, non me ne vogliano le lettrici, ma
il problema è che è un libro scritto da una donna… per le altre donne.
Il
protagonista maschile racconta in prima persona con uno stile e una sensibilità
completamente diverse da quelle che avrebbe un uomo.
Il suo
comportamento oscilla fra il brutale “maschio” (una specie di troll, con
quella cosa lì sempre in testa) e la complicata introspezione di una
donna media, rendendolo troppo poco credibile. Gli altri personaggi, poi,
sembrano proiezioni di stereotipi tipicamente femminili: la moglie è giovane,
ricca, bella, intelligente, con un bel fisico, sempre elegante (la donna
terribile rivale, oppure il modello irraggiungibile a cui tendere).
L’amante
è sciapa, insignificante, pacchiana (perdonatemi, non potevo fare a meno di
vedere la Pina di Fantozzi), e tuttavia oggetto di una passione assolutamente
inspiegabile (sembra che l’autrice abbia voglia di immedesimarsi in lei. Amata
travolgentemente nella sua semplicità , nonostante tutti i suoi difetti).
A
parte l’amico Manlio (altro stereotipo negativo dell’omone grasso, inssensibile,
un po porco), tutte le altre figure del libro sono femminili.

Qunidi sì, il libro si legge bene, ma è troppo “artificioso” e solo femminile
per raccontare quella che dovrebbe essere la realtà .


Volete una prova della doppia personalità del protagonista, per
farvi un’idea?


Timoteo Uomo:


La prendo per un braccio e la trattengo. Lei respira, a bocca
aperta. Il suo alito è quello di un topo. In quell’improvvisa vicinanza il suo
volto si deforma. Gli occhi pesti sono immensi, si dibattono fra le ciglia come
insetti prigionieri. Le sto torcendo il braccio. E’ cosi’ estranea e cosi’
vicina a me. Penso ai falchi, al terrore che ne avevo da ragazzino. Alzo la mano
per scaraventarla lontano, lei, i suoi ninnoli, la sua miseria. Invece afferro
quel fiore di strass e me lo tiro contro. Cerca di mordermi la mano, la sua
bocca si agita nel vuoto. Ancora non so di casa aver paura, non conosco le mie
intenzioni. So solo che con l’altra mano le sto stringendo forte quei capelli di
rafia, glieli ho presi a mazzo e la trattengo come una pannocchia. Poi le vado
addosso con i denti. Le sbrano il mento, le labbra dure di paura. La lascio
gemere, perchè ora ne ha motivo.

A parte che sfido
qualsiasi maschietto che stia leggendo a definirmi la rafia, vi assicuro
che la descrizione che fa dell’amante prima di questa scena è assolutamente
sufficiente a smontare qualsiasi pulsione di un uomo che non sia sadico e anche
un po’ masochista.
E ora, una prova incontrovertibile di Timoteo
donna
, che racconta:

“Indossa un tailleur pantalone con un collo sciallato, di un
morbido jersey color noce moscata…

oppure

“Indossava una mantella di panno color
latte…”

Conoscete qualche uomo in grado di identificare un
collo sciallato? E soprattutto, ma che razza di colore è il noce
moscata
??? E il latte, una volta, non era bianco???
Insomma: donne, leggetelo, vi piacerà vi commuoverete, ma per favore non pensate di impararvi sopra qualcosa della natura maschile; uomini, leggetelo, forse vi piacerà , e vi farete un’idea di come le donne ci vedono (e non è una bella visione, credo)…