LA LETTERA DI BERLUSCONI AI CAPIFAMIGLIA!

Mi scrive D.Fabio, e io giro e pubblico:


Ecco qua, grazie ad uno scoop storico, la lettera che Berlusconi farà pervenire ai diciottomilioniepiù capifamiglia per far capire meglio la riforma delle pensioni!!!. Solo per voi, lettori di Carognix!

Mittente
Il Tuo Caro Amico Presidente Silvio Berlusconi

Caro Amico Capofamiglia (codice 5.854.116),

con questa lettera esclusiva, firmata da Me personalmente in uno dei rari momenti di pausa dagli onerosi Impegni Istituzionali, desidero far conoscere meglio anche a Te e alla Tua Famiglia (alle Tue Famiglie, se ne hai due come me) gli aspetti meno conosciuti di un Progetto al quale ho iniziato a lavorare con l’impegno e l’entusiasmo di sempre. Due qualità che, come sai, in passato Mi hanno consentito di raggiungere i più alti obiettivi a cui Uomo possa ambire, a partire dalle ripetute vittorie in Coppa dei Campioni col Milan, passando per la Grande Pace Epocale da me favorita fra gli Stati Uniti del Caro Amico Bush e l’ex-Unione Sovietica del Caro Amico Putin in quel di Pratica di Mare, culla indimenticata di Romolo e Remolo, per non parlare delle ormai innumerevoli occasioni in cui sono stato invitato a illustri matrimoni in qualità di testimone (forse non Te ne renderai conto pienamente, ma questa è una soddisfazione impagabile, per uno che di solito è imputato).

Ho deciso di inviarTi questa missiva dopo che un sondaggio mi ha aperto gli occhi: impegnato com’ero nel costruire un radioso futuro alla Nazione, non mi ero accorto che Tu, Caro Capofamiglia, sei a conoscenza solo del 5% di quanto ha fatto il Mio Governo in questa prima metà legislatura. Credimi, in queste poche righe non posso certo darTi un resoconto completo del restante 95%, anche se sono sicuro che non vedi l’ora esserne messo al corrente, come per altro quei maledetti procuratori del Pool di Milano, sia pure per ben diversi e spregevoli motivi.
Per un elenco dettagliatissimo, puoi però rivolgerti al Caro Amico Cesare, che sarà lieto di aprirTi gli occhi sul Mio operato, sempre che Tu sia disposto a passare il resto della tua vita con una diversa identità e una faccia nuova di zecca, in meravigliose Isole esotiche da dove non sia possibile essere estradati.

Ma non vorrei divagare, anche perché non sono in un’aula di tribunale. Con questa lettera voglio solo renderTi partecipe del Nuovo Grande Progetto al quale ho deciso di dedicare tutte le mie energie: la Riforma delle Pensioni. Una bieca campagna orchestrata dalla sinistra illiberale e comunista vuole farTi credere che questa Grande Opera sia per Te poco conveniente. Sappi che sono solo parole d’odio, pronunciate da persone che Mangano  (scusa, ma i settaggi del correttore automatico dell’editor di scrittura me li aggiorna il Caro Amico Marcello) dicevo che mancano del seppur minimo senso di obiettività e rispetto per l’avversario. Pensa che quegli assassini dalle mani lorde del sangue di tutte le vittime di Stalin hanno messo in giro la voce che dopo la Riforma si lavorerà di più prendendo meno soldi!
Basta con le menzogne e con assurdi sondaggi telefonici domenicali!!! E’ vero invece che si prenderanno meno soldi e si lavorerà di più. Sul lato soldi è l’Europa che ce lo chiede, mentre per quanto riguarda il lavorare, credi a Me: Io che è una vita che fatico, posso assicurarTi che non c’è nulla di più piacevole dell’assaporare la felicità che solo un lavoro fatto con incoscienza può dare.
Questa è la Nuova Missione, questa è l’Italia che ho in mente, questo è il Mio impegno concreto: la Grande Riforma delle Pensioni sarà il faro che garantirà ad ogni cittadino prosperità e abbondanza. Punto.
Anzi, voglio regalarti un primo assaggio di abbondanza: due punti, punto e virgola e punto a capo.

Ormai la lettera volge al termine. Avrei voglia di rimanere con te, nel calore della tua Casa, in Libertà , ma gli esperti di marketing mi hanno avvertito che Tu, Caro Capofamiglia, più di una pagina non la riusciresti a leggere. Mi complimento con Te: nel Nostro Paese, manie degeneri come questa ce l’hanno solo dei malati di mente come certi giudici scandalosamente impegnati a frugare in storie di tanto tempo fa che non dovrebbero ormai interessare più a nessuno o almeno essere prescritte.

Un’ultima e spero inutile raccomandazione. Se malauguratamente Tu non fossi ancora convinto della bontà della Riforma e, inspiegabilmente, non trovassi nel lavorare fino a 65 anni la chiave che apre le porte della Felicità , ho comunque in serbo per Te una grande occasione da non perdere.
Caro Amico Capofamiglia (codice 5.854.116) non completamente soddisfatto del Mio Luminoso Operato,
inviando copia di questa lettera entro il termine tassativo delle elezioni della prossima primavera, avrai la possibilità di smettere di lavorare a soli 45 anni aderendo al condono sulle pensioni che il Caro Amico Giulio ha già programmato per il 2004.
Questa convenientissima offerta potrà essere tua pagando solo il 15% dei contributi dovuti e adempiendo alla piccolissima formalità di consegnarMi il Tuo certificato elettorale.
Puoi consultare questa proposta al sito www.chessadafapercampa.it.

Con amicizia, affetto e stima Tuo (per almeno un’altra legislatura) Silvio Berlusconi