Mi piace un sacco l’inserto settimanale Tuttoscienze che esce con La Stampa; c’è sempre una serie di articoli curiosi.. nel numero di questa settimana c’è un articolo carinissimo sui giochi di luce nelle tazze da tè: riporto il testo dell’articolo, e le corredo di qualche foto…
SAPER OSSERVARE Quella curva della luce nella tazza PRENDETE una tazza da tè (quelle in ceramica andranno benissimo) il cui bordo sia circolare e la cui superficie interna sia riflettente. Mettetela su un tavolo in modo che al suo interno possano cadere i raggi luminosi di una lampadina che non si trovi esattamente al di sopra della tazza. Ora guardate dentro la tazza e noterete ciò che è stato sotto i nostri occhi chissà quante volte e che, per chissà quante volte, non abbiamo saputo vedere. A . E’ interessante notare che, se la sorgente di luce fosse posta esattamente sul bordo della nostra tazza da tè, allora all’interno si formerebbe una cardioide completa; con un minimo di abilità si riesce a vederla. Concludo questi appunti diretti agli studenti osservando che possiamo pensare a questa piccola avventura come a un’ulteriore conferma del pensiero di Galileo secondo il quale: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscere i caratteri, ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica. E i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezi è impossibile a intenderne umanamente parola». | ![]() | |
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Ho provato anche a visualizzare la cardioide completa, ma il fondo della tazza era troppo irrgolare, e sembrava una cardiode piuttosto infartata… 🙂
PS: Come mai sul giornale c’è il nome dell’articolista, e sul sito no?