A Noi Viaggiatori

di Beppe Severgnini


Ricevo da una mia futura compagna di viaggio in Botswana queste righe, in cui mi ci specchio come in un laghetto di montagna

Chi è il viaggiatore?

Sì, viaggiare… Ha lanciato un gran bel sasso Claudio Cuda: chi è il
Viaggiatore? Beh, c’è chi al lavoro parla del proprio irripetibile stato
mentale nel luogo straniero – più straniero è meglio è. Chi in palestra
afferma che non c’è posto migliore di Cuba – e se ha quell’abbronzatura
sui
muscoli, come non credergli. Chi è rimasto affascinato dall’India e dai
massaggi ayurvedici, ma alle Maldive preferisce il cuoco italiano perché
troppe spezie forse sono nocive. Chi va ovunque purché costi poco e non
ci
siano extra, per cui al massimo esce dal villaggio per la gita compresa
e
poi non si sa mai con gli Arabi.. Insomma, di gente che si sposta sopra
la
crosta terrestre ce n’è tanta. E’ giusto e “democratico”: se hai i soldi
e
poco tempo balzi su un aereo e approfitti di un lastminute. Ping-pong da
un
mondo su misura ad un altro, cambiare in vacanza.
Il Viaggiatore, o chi
cerca di esserlo, lo è per tutta la vita, indipendentemente dal fatto di
riuscire ad essere in viaggio o meno. Vive di continue letture;
risistema le
proprie foto preoccupato di dove metterà le prossime; a volte gli scappa
di
scrivere; dal calzolaio parla con il marocchino che aspetta il suo
turno; ha
una fila di spezie in cucina, che a volte apre anche solo per
respirarle; in
qualche modo riesce a spedirsi a casa il tappeto turkmeno e i sassi
raccolti
in giro per il mondo, anche se gli costa uno sproposito di corriere.
Perché
di solito ce l’ha, un nido a cui tornare; potendo, ci passerebbe solo
solo
per cambiarsi, ma ci rimane a lungo per necessità pratica e desiderio di
famiglia. In questo nido vuole poter tastare quei sassi colorati del
Pamir e
il pezzo di Everest, confrontare i suoi pezzi di lava, allineare le
boccette
di sabbia dei deserti. Il Viaggiatore non ama parlare. Ascolta
silenzioso il
resoconto dell’estate velistica sarda e racconta solo su richiesta,
mentre
ha la testa che già progetta le prossime bandierine da infilzare nel
planisfero. Quello enorme che guarda ogni sera prima di andare a
dormire. Il
Viaggiatore è un romantico sognatore molto pratico, che si ingegna sugli
orari ferroviari cinesi e a conversare in finto-russo con l’autista
kirghizo, apprezza tè e caffè come concetti variabili e non si fa
truffare o
derubare nei luoghi più remoti del mondo. Poi torna al lavoro e piange
di
nascosto contro la macchinetta del caffè.
Bon voyage agli Italians
Viaggiatori.