Perchè si fa una guerra, Parte II

Perché si fa una guerra? Te lo spiega il Politecnico…

Sta imperversando nella Rete italiana un documento in formato PowerPoint, del peso di circa 170K, che descrive uno “studio del Politecnico di Milano”, secondo il quale la presunta imminente guerra in Iraq sarebbe un colossale affare che agli Stati Uniti non costerebbe un centesimo, ma dal quale anzi gli USA trarrebbero circa 20 miliardi di dollari di guadagno, e che la guerra sarebbe in realtà pagata da “noi”, che presumibilmente saremmo noi europei.
L’indagine antibufala completa, con il testo integrale dell’appello e le
smentite del Politecnico e di Emergency, è disponibile qui:

http://www.attivissimo.net/antibufala/perche_si_fa_guerra.htm


Ricevo questa mail, e la pubblico più che volentieri; non mi
piacciono le bufale, comprese le catene di mail per aiutare gente finta malata di malattie immaginate, o powerpoint che promettono potere e fortuna a chi li invia.

Ebbene, questa volta ci sono cascato anch’io, ho pubblicato e promulgato qualcosa di cui non avevo la certezza delle fonti.
Non credo che l’aver letto il post “Perchè si fa una guerra” abbia fatto cambiare idea a qualcuno sulla questione
dell’Iraq (che ormai è ben di più di una presunta imminente guerra), così come del resto la lettura di questa “smentita”.
Per cui, largo alla verità .
Eppure, peccato, mi sarebbe piaciuto fosse vero.
Peccato perchè avrei capito, anche se non compreso, cosa avesse potuto ricordare al mondo che dal 1991, da più di dodici anni, un sanguinario dittatore sia rimasto al potere,
lasciando che le vite di “occidentali” ed iracheni fossero scialacquate invano.
Avrei capito perchè i curdi iracheni valessero di più, e meritassero di essere affrancati da una dittatura, di quelli uccisi dall’esercito Turco, più delle case, ospedali, scuole e pacifiste americane distrutte in palestina insieme ai veri terroristi, delle famiglie Ruandesi, Ghanesi…
Molte falsità si mischiano nei racconti di queste cose, da una parte e dall’altra.
Di una cosa sono convinto. Uccidere è sbagliato. Sempre.
Uccidere per difendersi è brutto, ogni tanto nel mondo ci si è costretti, è comprensibile, ma orribile.
Uccidere per portare la propria libertà , democrazia e giustizia in casa di altri, una bestemmia.