Daniel Pennac, ed.Feltrinelli 1992, 202 pagine, â¬6,71
Condivido con voi uno dei romanzi a cui sono affezionato di più in assoluto.
Un giallo ironico e surreale, che del giallo ha solo la scusa, ma in realtà parla d’altro: di giustizia, di solidarietà , di amore, della realtà .
Tutto è strano, tutto sorprende, ma allo stesso tempo con radici profondissime nella realtà di tutti i giorni. Il Paradiso degli Orchi ha per protagonista un personaggio
straordinario, Benjamin Malaussène, che vive nel quartiere di Belleville a
Parigi con la sua famiglia di 7 fratelli e sorelle e il suo San Bernardo
epilettico Julius.
Tutto è sempre filato liscio, fino a quando nel
supermarcato nel quale Benjamin lavora come capro espiatorio (già , proprio
così!) qualcuno non inizia a piazzare delle bombe. E da qui in avanti Malausséne
si trova al centro delle indagini…
Faccio fatica a trovare parole per
descrivere questo romanzo. Dopo le prime pagine, leggendo le quali ci si deve
abituare ad uno stile narrativo affascinante e coinvolgente, che ricorda da
vicino gli accostamenti innocenti e scioccanti di Magritte, si viene
letteralmente rapiti nel mondo di questi personaggi meravigliosi, così strani da
poter essere considerati reai.
Durante lo sviluppo del giallo (che si
infittisce sempre di più) ci si affeziona ai luoghi, alle persone, sembra di
entrare in questa famiglia magica fatta da una madre, molti padri, e
innumerevoli fratelli.
Vi assicuro che non riuscirete a non provare un
profondo dispiacere alla fine della lettura, non per la fine (geniale), ma
perchè vi sembrerà di abbandonare persone care.
Fortunatamente la saga
prosegue con altri romanzi, da leggere rigosoramente nell’ordine:
La
Prosivendola,
La Fata Carabina,
Signor Malaussene,
e, fatalmente,
Ultime notizie dalla famiglia.
Dietro la lettura assolutamente curiosa e
divertente si racconta, e si commenta da sola, la società metropolitana, con le
sue ingiustizie, le sue contraddizioni, i suoi aspetti disumani, e le margherite
che spuntano fra le crepe dell’asfalto.
Veramente, è imperdibile.