L’anno scorso, proprio mentre cominciavo ad avvicinarmi con maggiore assiduità e serietà al magico mondo del nettare di Bacco, ho subito un colpo paragonabile a quello che subisce un bimbo quando gli si spiega che Babbo Natale o le Fatina dei Denti non esiste.
(e già qui qualcuno di voi sbalordirà , si lascerà andare a crisi irrefrenabili di pianto, prima di tranquillizzarsi convincendosi che sto scherzando e che invece Babbo Natale ESISTE) Ho scoperto che il nostro benamato Lambrusco, il liquido che da solo forma un buon 5% di ciò che ci scorre nelle vene, è un vino alquanto triste. Che è un vino più che dignitoso solo se rigorosamente abbinato a certi piatti della nostra cucina…ma proviamo ad uscirne, e vedrete…
Comunque questa delusione è stata compensata, forse addirittura superata dalla CONOSCENZA di lambruschi VERAMENTE BUONI, tanto da meritarsi dignitosissime valutazioni nelle guide.
Quest’anno, io e la mia compagnia di avvinazzati, abbiamo organizzato una orizzontale di lambruschi, accompagnando tortellini e e tigelle (quindi un buon accompagnamento). Una orizzontale è una disfida in cui vengono messi a confronto vini dello stesso tipo, di diverse cantine ma dello stesso anno. Per intendersi, la verticale è invece la degustazione dello stesso vino (e quindi anche stessa cantina) di annate diverse.
L’esito è stato sconcertante, soprattutto se paragonato a certi sapori dell’annata 2000. L’annata 2001 è stata davvero alquanto TRISTE: vini scarichi, molto acidi, poveri di consistenza e persistenza anche se discretamente profumati. Il lambrusco 2001 è mediamente una discreta ciofeca.
Se volete sapere la mia, anzi la nostra giacchè è l’etichetta che è uscita vittoriosa (per il secondo anno, peraltro), il migliore lambrusco è il Grasparossa di Castelvetro Col Sassoso di Cavicchioli, San Prospero, prezzo sui 5 euri. E’ il lambrusco “meno lambrusco”, più vino insomma. Si scontrava coi lambruschi recensiti quali “migliori”: Nivola (uvaggio), Assolo e Concerto (reggiani), Tre Medaglie (Sorbara), Vigna del Cristo (Sorbara).
Questa valutazione non incontrerà certo l’unanimità giacchè di lambruschi, figa e nazionale di calcio siamo tutti superintenditori; si pensi anche che la Guida Gambero Rosso dà 1 bicchiere al Col Sassoso, e due al Nivola di Chiarli di Modena (che ha anche il pregio di costare decisamente meno, anche se in cantina ve lo vendono a 12 bottiglie alla volta o niente…).
Aspettiamo il 2002, che se tanto mi dà tanto sarà anche peggio…ricordo che la vendemmia 2002 è stata a dir poco drammatica, devastante per certi vini (tipo Amarone…), e che stante la flessione netta della quantità rispetto ad un’annata già sfogata quale il 2001, l’anno prossimo il vino costerà un occhio della testa.